Terra Santa: Gerusalemme, 46° Corso aggiornamento biblico-teologico dello Studium Biblicum Franciscanum

(Foto Custodia Terra Santa)

“Gerusalemme”: è stato il tema del 46° Corso di aggiornamento biblico-teologico che si è tenuto dall’11 al 14 aprile presso l’Auditorium “Immacolata” del convento di San Salvatore, nella Città Santa. Il tema è stato presentato e approfondito dai docenti dello Studium Biblicum Franciscanum, e – come riporta la Custodia di Terra Santa – ha visto il più alto numero di partecipazioni di sempre. “Abbiamo superato 150 presenze – ha dichiarato padre Rosario Pierri, Decano Studium Biblicum Franciscanum – la riflessione su Gerusalemme è centrale, perché da Gerusalemme è partito l’annuncio, è a Gerusalemme che si sono svolti gli episodi principali della vita di Gesù: la Passione, la morte e la resurrezione”. I relatori si sono alternati su diversi argomenti. “Gerusalemme: una presenza, nella Torà, silenziosa ma significativa” è stato il tema della prima conferenza tenuta da Michelangelo Priotto Professore stabile presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Fossano, mentre il prof. Ruiz Rodrigo ha sviluppato “Il tema di Sion nel libro di Isaia”. Per padre Alessandro Coniglio, professore dello Studium Biblicum Franciscanum “Gerusalemme è la città dei salmi per definizione, perché se i salmi erano usati anche nel culto di Gerusalemme, nel culto del tempio, del tempio centralizzato a Gerusalemme, sicuramente sono stati cantati, usati proprio qui, in questa città. Ma Gerusalemme e anche al cuore di dei salmi perché spesso nei salmi ricorre il nome di Gerusalemme: ci sono più di 30 salmi in cui il nome – quasi 35 salmi – in cui il nome Gerusalemme – o Sion – è esplicitamente citato all’interno del Salterio”. Tra gli interventi anche quello del pofessore padre Matteo Munari che ha descritto tutta la complessità della città di Gerusalemme nel Vangelo secondo Matteo, “che è una città che si turba per la nascita del Messia, per la venuta del Messia dentro le sue mura. Al tempo stesso è la città santa nella quale Dio compie le sue opere più prodigiose, prima di tutto la resurrezione di Gesù”. A tal proposito padre Munari, riguardo alle violenze che accadono in questo periodo nella Città Santa, ha sottolineato come la Città Santa sia anche per i cristiani. Gerusalemme non è “dei cristiani” o “degli ebrei” o “dei musulmani”, ma che Gerusalemme “è la città di Dio, a Lui appartiene, e noi siamo tutti qui per sperimentare la Sua presenza e per rendere culto a Lui”. Tra gli altri relatori si segnalano anche Samuele Salvatori, Francesco Piazzolla, e padre Eugenio Alliata. Quest’ultimo ha parlato di Gerusalemme come “punto di attrazione, non solamente per il cristianesimo, ma anche per il giudaismo, per l’Islam, possiamo dire in generale per l’umanità, che frequenta fino ad oggi questo luogo. Per il cristiano è un desiderio che nasce dal cuore: tu hai conosciuto Gesù e vuoi vedere la sua terra, vuoi ritrovare qualcosa dell’aria che Lui ha respirato. Con anche le maggiori facilità di viaggiare che ci sono oggi, il numero di pellegrini continua a crescere. Ha avuto una pausa in questi ultimi anni ma speriamo che riprenda come prima”. A completare il corso anche una serie di visite guidate in zone geografiche e archeologiche strettamente legate alle Scritture.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa