Aggiornamenti Sociali: Riggio (direttore), “sui migranti è ora di cambiare prospettiva”. Richiamo al Governo

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, impegnato a Varsavia in visita al capo dello Stato polacco Andrzej Duda, non ha usato mezzi termini per spronare l’Unione europea a superare l’attuale normativa sui migranti, definendola “preistorica”. Un appello – spiega la rivista Aggiornamenti Sociali – che “rimette al centro del dibattito la necessità di un deciso cambio di prospettiva”, come sottolineato anche dal direttore Giuseppe Riggio nel suo ultimo editoriale. “All’indomani del naufragio di Cutro – afferma Riggio – il mondo politico ha scelto di confermare i paradigmi e le scelte operative del passato, figlie di una concezione della politica migratoria dominata dalla priorità assegnata alla ideologia della sicurezza, nonostante gli eventi quotidiani ne mettano in dubbio sensatezza ed efficacia”.
L’impostazione data dal Governo Meloni, in prima linea contro l’attività delle Ong e degli scafisti lungo tutto “il globo terraqueo”, non costituisce, secondo la testata dei gesuiti di Milano, una novità nella storia recente delle politiche migratorie italiane. “Pur con alcune differenze nei toni o sulle misure proposte – sottolinea il direttore di Aggiornamenti Sociali – i Governi italiani si sono attenuti a una comune filosofia, focalizzata più sulla prevenzione dell’ingresso illegale delle persone che sull’individuazione di modalità organizzate per consentire l’accesso legale di quanti desiderano migrare e soprattutto di quanti sono costretti a scappare dai propri Paesi”.
Lo stesso approccio emerge anche a livello Ue, “dove gli Stati membri – continua Riggio – non riescono ad accordarsi per andare oltre il Regolamento di Dublino, ma si ritrovano uniti nel sostenere gli onerosi accordi con Libia e Turchia affinché trattengano quanti vogliono raggiungere un’Europa che è sempre più una ‘fortezza’ impaurita”. “Pensando probabilmente solo al proprio elettorato di riferimento – afferma il Direttore commentando le ultime decisioni del Governo Meloni – assistiamo a una distorsione della realtà che impedisce di cogliere il tema nel suo insieme. Così facendo un fenomeno complesso come le migrazioni viene ancora una volta ridotto – come altre questioni sociali – a semplice problema di ordine pubblico. Ma la ricerca di soluzioni non può fondarsi principalmente sul diritto penale”.
“Papa Francesco – conclude Riggio – ha indicato una prospettiva differente, attenta in egual misura ai diritti e alle esigenze di quanti migrano e delle comunità che li accolgono, sintetizzabile nei quattro verbi accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Se la scelta dei migranti di mettersi in viaggio è dettata dal desiderio di vita, anche a costo di abbandonare la propria terra quando non è più una casa sicura, di andare incontro a rischi enormi durante il viaggio, di rescindere legami e sobbarcarsi la fatica di integrarsi in una nuova cultura, da che cosa è motivata la nostra scelta di arroccarci nelle nostre frontiere? Che cosa stiamo difendendo? Da che cosa ci stiamo difendendo? Di cosa abbiamo paura?”. Qui il testo completo dell’editoriale.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa