This content is available in English

Parlamento Ue: Fit for 55, dalla plenaria via libera anche al Fondo sociale per il clima

(Strasburgo) Con 487 voti favorevoli, 81 contrari e 75 astensioni, il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo, ha approvato le norme che disciplinano il nuovo Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Cbam), il cui obiettivo è incentivare i Paesi terzi “ad accrescere le proprie ambizioni climatiche e garantire che gli sforzi climatici globali e dell’Ue non siano messi in pericolo dalla delocalizzazione della produzione in Paesi extra Ue con politiche climatiche meno ambiziose”. Il nuovo meccanismo include ferro, acciaio, cemento, alluminio, fertilizzanti, elettricità, idrogeno ed emissioni indirette in determinate condizioni. La normativa imporrà alle aziende importatrici nell’Ue di prodotti coperti dal sistema Ets “di comunicare la quantità di emissioni contenute nelle merci alla frontiera, per poi acquistare certificati di carbonio corrispondenti al prezzo che avrebbero pagato per produrre i beni all’interno dell’Ue”.
L’accordo con i governi Ue sull’istituzione di un Fondo sociale per il clima dell’Ue (Scf) nel 2026 “per garantire una transizione climatica equa e socialmente inclusiva” è stato adottato con 521 voti favorevoli, 75 contrari e 43 astensioni. Ne beneficeranno, secondo il Parlamento, “le famiglie vulnerabili, le microimprese e gli utenti dei trasporti particolarmente colpiti dalla povertà energetica”. Non appena sarà pienamente operativo, il Fondo sociale per il clima sarà finanziato dai ricavi della messa all’asta delle quote di Ets II fino a un importo di 65 miliardi di euro.
I testi votati dovranno ora essere approvati formalmente anche dal Consiglio.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa