Ucraina: mons. Crociata (Comece) su invio armi, “finché la guerra si alimenta, rischiano di continuare inesorabilmente la distruzione, la lotta, la sofferenza immane dei popoli”

“Ci sono dinamiche molto complesse ma certamente finché la guerra si alimenta, rischiano di continuare inesorabilmente la distruzione, la lotta, la sofferenza immane dei popoli. E di un popolo in particolare”. Lo ha detto mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina e neo presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), in un’intervista rilasciata oggi al Sir e a Tv2000. “E’ una situazione unica per la gravità e la drammaticità. E’ difficile”, osserva il vescovo. “Non possiamo ignorare che siamo in presenza di un aggressore e di un aggredito. Per cui bisogna auspicare che i protagonisti accettino di fermarsi e di dialogare alle condizioni giuste, secondo quello che il diritto internazionale – unanimemente riconosciuto – indica. Vogliamo chiedere davvero che tutti coloro che hanno la capacità e la possibilità di farlo, di lavorare in questo senso. Noi non ci stancheremo di ripeterlo, insieme al Papa che è il primo  a rinnovare costantemente l’appello perché la guerra finisca e si cerchino vie di pace”. Parlando dell’Unione Europea, mons. Crociata osserva: “è un progetto di pace nelle sue origini e nelle sue radici. L’esperienza di oggi e in particolare di questo anno, ci dice che purtroppo la storia ritorna e ritorna simile a come è stata vissuta nel passato, come se questi 70 anni di pace siano trascorsi invano”. “Il momento è enormemente difficile. Non si sa quali strade potranno aprirsi. L’invito del Papa ci dice che dobbiamo adoperarci in tutti i modi per inseguire anche oggi il sogno originario della pace in Europa. I nostri mezzi sono semplici. Sono il dialogo, la riflessione, gli incontri, i contatti, le idee. Questo noi possiamo e dobbiamo fare”.

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