Diocesi: Prato, sabato 25 marzo giornata di festa all’oratorio San Junipero Serra al Cantiere con la presentazione delle opere di Gabriella Furlani

(Foto: diocesi di Prato)

Giornata di festa all’oratorio del Cantiere dedicato a San Junipero Serra, nella diocesi di Prato. Sabato 25 marzo è in programma l’inaugurazione e la presentazione delle opere realizzate dall’artista Gabriella Furlani. Si comincia al mattino alle 11.15, con la celebrazione della messa presieduta dal card. Beniamino Stella, consulente episcopale del Serra Club International Italia. Il porporato è stato invitato a visitare la piccola chiesa di via Anile, costruita grazie alla generosità del Serra Club di Prato e intitolata a padre Junipero Serra, missionario spagnolo canonizzato da Papa Francesco nel 2015. La messa è concelebrata dal vescovo di Prato, mons. Giovanni Nerbini. Sarà presente la presidente nazionale del Serra Club, Paola Poli.
Nel pomeriggio, alle 16.30, l’oratorio viene aperto per la presentazione al pubblico dell’altare, dell’ambone e del tabernacolo realizzati da Gabriella Furlani. Interverranno Carmela Perucchetti, dell’associazione per l’arte Le Stelle di Brescia, che illustrerà le opere e il valore dell’arte contemporanea nello spazio sacro, e la presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Prato, Diana Toccafondi. Alle 18 è prevista una visita guidata curata da Gabriella Furlani.
L’oratorio del Cantiere, che si trova all’interno del territorio parrocchiale di Santa Maria della Pietà, è stato costruito nel 1960 per la cura spirituale dei residenti della zona. Nel 1989, a un anno dalla beatificazione di padre Junipero Serra da parte di Giovanni Paolo II, il Serra Club di Prato decise di intitolare al beato la piccola chiesetta. Padre Jupinero, frate minore e fondatore di varie missioni nell’alta California, è stato proclamato santo nel 2015 da Papa Francesco. Nella piccola chiesa sono stati realizzati ex novo da Gabriella Furlani l’ambone, l’altare e il tabernacolo. Un intervento ha poi interessato la croce e la vetrata situata dietro l’altare. Furlani ha utilizzato materiali naturali, rivestiti con foglie d’oro e d’argento, con la tecnica dello stucco antico, insieme al plexiglas e la resina. Importante, infine, l’uso delle luci per valorizzare le opere.

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