Demografia: Istat, in Italia nel 2021 migrazioni internazionali in parziale ripresa rispetto all’anno precedente. Saldo migratorio pari a +179.514 unità

“Nel 2021 dopo le limitazioni agli spostamenti che hanno condizionato soprattutto il 2020, si registrano segnali positivi per i movimenti migratori dei cittadini stranieri, in aumento rispetto all’anno precedente”. È quanto emerge dal report “Stranieri residenti e nuovi cittadini: caratteristiche demografiche e distribuzione territoriale” relativo al 2021 diffuso oggi dall’Istat. I dati mettono in evidenza che sono state 244mila (+27,0%) le iscrizioni dall’estero di cittadini stranieri e 64mila le cancellazioni per l’estero (+64,6%), con un saldo migratorio per l’estero positivo pari a 179.514 unità. Gli immigrati stranieri si stabiliscono prevalentemente al Nord (132mila, con un’incidenza del 53,9% sul totale), ripartizione in cui risiede la maggior parte dei cittadini stranieri in Italia. Quasi un quarto degli stranieri sceglie come meta di destinazione il Mezzogiorno (57mila, 23,4%; +39% sul 2020) e oltre un quinto si dirige al Centro (55mila, 22,7%; +23%). La Lombardia (47mila, 19% del totale) è la regione che in termini assoluti accoglie più iscrizioni di cittadini stranieri dall’estero, seguita dal Lazio e dall’Emilia-Romagna (entrambe 24mila, 10% del totale). “Negli ultimi anni – rileva l’Istat – le migrazioni da Paesi non Ue verso l’Italia sono state motivate in larga parte dai ricongiungimenti familiari (da oltre 10 anni il motivo di ingresso più rilevante)”. Infatti, anche nel 2021 le migrazioni per ricongiungimento familiare hanno rappresentato la principale motivazione di rilascio di nuovi permessi di soggiorno attestandosi al 50,9% del totale dei nuovi documenti rilasciati. “Di conseguenza – viene spiegato – gran parte dei nuovi ingressi si sono diretti laddove risiedevano i migranti ‘apri-pista’ che li avevano preceduti”.

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