Terremoto in Turchia e Siria: in Polonia si mobilitano per gli aiuti umanitari Acs, Caritas e autorità

La sezione polacca della fondazione di diritto pontificio Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) con il sostegno  dell’esercito nei prossimi giorni porterà degli aiuti alle popolazioni siriane colpite dal terremoto del lunedì scorso. Don Waldemar Cisło, direttore dell’Acs polacca ha sottolineato che destinare gli aiuti alla Siria significa “offrirli alle persone che da undici anni vivono in uno stato in  guerra” colpite duramente dalle sanzioni contro il governo di Assad. Rilevando la drammatica mancanza in Siria di medicinali e alimenti, don Cisło ha ribadito che le sanzioni riguardano anche alcuni farmaci e pezzi di ricambio per le attrezzature mediche. L’Acs da parte dei vescovi e semplici sacerdoti siriani ha ricevuto moltissime richieste di indumenti pesanti, di tende e soprattutto del latte in polvere per bambini. Don Cisło si è rivolto quindi direttamente ai produttori dei derivati del latte ricordando che “oggi ogni gesto di generosità può salvare delle vite umane”. Per far arrivare gli aiuti a destinazione Acs collabora con la fondazione Icare della Chiesa greco-melchita del Patriarcato di Antiochia. Anche la Caritas polacca promuove in questi giorni vari progetti di aiuto ai terremotati, soprattutto ampliando l’iniziativa “Famiglia per famiglia” operativa da alcuni anni, e organizzando una speciale raccolta fondi. Alla notizia del terremoto in Siria e in Turchia, le autorità polacche hanno inviato sul terreno un gruppo di soccorritori con dei cani molecolari e, inoltre, 52 medici degli ospedali militari specializzati in traumatologia.

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