Senza dimora: Comunità di Sant’Egidio, ieri in tanti a Trastevere per rendere omaggio a Modesta Valenti a 40 anni dalla morte

(Foto: Comunità di Sant'Egidio)

In tanti, tra volontari e senza fissa dimora, hanno reso omaggio ieri mattina, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, a Roma, a Modesta Valenti, la donna che morì 40 anni fa alla stazione Termini perché, essendo sporca, l’ambulanza si rifiutò di portarla in ospedale. Insieme a lei, durante la celebrazione, promossa come ogni anno dalla Comunità di Sant’Egidio, sono stati ricordati i nomi di alcune tra le tante persone che sono morte in strada a Roma negli ultimi anni. Per ognuna di loro è stata accesa una candela davanti all’icona dipinta in onore di Modesta.
Nell’omelia, in un clima di grande commozione, mons. Vincenzo Paglia ha ricordato la storia di Modesta e quella del movimento di solidarietà cresciuto in questi anni attorno a chi vive per strada: “La sua memoria – ha detto il presule – è diventata una benedizione perché ha messo in moto uomini e donne, credenti e non credenti che hanno scelto di fermarsi ai bordi delle strade, delle piazze, dei binari delle stazioni, offrendo un’amicizia calda e fedele che non lascia mai più soli, creando una singolare e bella amicizia tra chi serve e chi è servito”. Al termine tutti sono usciti dalla basilica con un fiore, benedetto per divenire segno di protezione per la vita di ognuno, in particolare di chi è più povero e fragile.
Alla celebrazione di Santa Maria in Trastevere se ne aggiungeranno altre nelle prossime settimane, in diversi quartieri di Roma e in altre città italiane ed europee.

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