Bullismo e cyberbullismo: Acli Roma, il video “The Ai.D” per invitare i ragazzi a raccontare le loro storie e trasformare la paura in arte digitale

In occasione della Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo, che verrà celebrata domani, martedì 7 febbraio, le Acli di Roma lanciano l’iniziativa “The Ai.D” in collaborazione con il coordinamento nazionale dei Giovani delle Acli. È stato infatti realizzato uno spot di 30 secondi che, grazie alla collaborazione con Mediafriends onlus, dal 6 al 12 febbraio andrà in onda sugli spazi dedicati alla comunicazione sociale di una emittente televisiva nazionale, e sarà anche postato sul sito e sui canali social dell’associazione.
L’iniziativa – viene spiegato in una nota – nasce nell’ambito dell’impegno delle Acli di Roma volto al contrasto di tutte le forme di bullismo e di orientamento alle opportunità del web che quotidianamente viene svolto con laboratori e percorsi formativi negli Istituti superiori della Capitale.
Il video vede la partecipazione dell’influencer Martina Attili, attiva sul tema del contrasto al bullismo (213.000 follower sui social), e invita i ragazzi a raccontare la propria esperienza di vittima di bullismo o di testimone di questi gravi atti. Nello spot viene promosso anche il canale Telegram (@aclinobulli) attraverso il quale i ragazzi possono essere ascoltati e sostenuti sia dal punto di vista psicologico che legale. I racconti raccolti verranno poi inseriti in un software di intelligenza artificiale che li trasformerà in opere d’arte digitale che comporranno una mostra, chiamata proprio “The Ai.D”, che verrà esposta presso la Vaccheria, a Roma, dal 18 al 22 aprile.
“L’obiettivo – spiega Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia – è quello di raccogliere quante più storie possibili trasformando i racconti dei giovani, le loro emozioni e sensazioni, in opere d’arte, rappresentando quello che molti non riescono a manifestare attraverso i linguaggi creativi dell’arte che incontra l’innovazione tecnologica. La tecnologia, quindi, anziché amplificare il problema, sarà d’aiuto a superare i traumi mettendosi al servizio dei ragazzi. Un modo questo per trasformare una ferita in una feritoia di luce, di speranza e rinascita. Solo attraverso la consapevolezza e il protagonismo dei ragazzi possiamo insegnare loro che contrastare questa grave piaga è possibile e insieme si può fare molto soprattutto lavorando in rete”. “Purtroppo – sottolinea Borzì – sappiamo come questo tema sia sempre più sensibile e coinvolga un numero sempre più grande di ragazzi, solo in Italia 1 su 5 ne è o ne è stata vittima”. “Abbiamo pensato di aprire anche un canale Telegram dedicato all’ascolto e al supporto – annuncia la presidente – e mettiamo a disposizione il nostro team di psicologhe e legali per essere un primo avamposto di accoglienza di situazioni di difficoltà da mettere poi in rete con tutti gli attori in grado di stringere le maglie di protezione attorno ai ragazzi che vivono queste situazioni”.

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