Incidenti sul lavoro: Inail, a gennaio oltre 39mila denunce di infortunio, 43 con esito mortale. Dati in flessione rispetto al 2022

“Le denunce di infortunio presentate all’Inail nel mese di gennaio 2023 sono state 39.493, in calo del 31,4% rispetto alle 57.583 del gennaio 2022, in linea con le 39.183 del gennaio 2021 (+0,8%) e in riduzione rispetto al primo mese del 2020 (-15,0%) e del 2019 (-17,7%)”. È quanto comunica oggi l’Inail sul cui sito web sono disponibili gli “Open data” con i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto nel primo mese dell’anno.
“I dati rilevati al 31 gennaio di ciascun anno – si legge in una nota – evidenziano a livello nazionale per il primo mese del 2023 un decremento rispetto a gennaio 2022 dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 53.637 del 2022 ai 34.248 del 2023 (-36,1%), mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 32,9%, da 3.946 a 5.245”.
Il calo che emerge dal confronto di mese tra il 2022 e il 2023 è legato sia alla componente femminile, che registra un -48,0% (da 29.081 a 15.131 casi denunciati), sia a quella maschile, che presenta un -14,5% (da 28.502 a 24.362). Il decremento ha interessato sia i lavoratori italiani (-34,5%) sia quelli comunitari (-26,8%) ed extracomunitari (-9,3%). Dall’analisi per classi di età emergono decrementi generalizzati in tutte le fasce, tranne tra gli under 20 e, in minor misura, tra gli over 74 anni.
Per quanto riguarda le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale, a gennaio 2023 sono state 43, 3 in meno rispetto alle 46 registrate nel primo mese del 2022, 2 in più rispetto al gennaio 2021, 9 in meno rispetto al gennaio 2020 e 1 in meno rispetto al gennaio 2019.
Infine, le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel primo mese del 2023 sono state 4.756, 1.460 in più rispetto allo stesso mese del 2022 (+44,3%). L’incremento è del 54,6% rispetto al 2021 e del 2,6% sul 2020, mentre il dato è in calo del 3,1% rispetto al 2019. “Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio – viene osservato – continuano a rappresentare, anche nel primo mese del 2023, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dalle patologie del sistema respiratorio e dai tumori”.

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