Terremoto in Turchia e Siria: Save the Children, in provincia di Hatay la mancanza di acqua pulita e servizi igienici mette a rischio i sopravvissuti, in particolare i bambini

Le aree in Turchia più colpite dai terremoti della scorsa settimana hanno urgente bisogno di aiuti umanitari per prevenire un’emergenza sanitaria pubblica secondaria: ad affermarlo è Save the Children. Migliaia di persone, infatti, sono prive di acqua potabile sicura e strutture igienico-sanitarie come acqua corrente e servizi igienici. In queste condizioni c’è il rischio di un’epidemia di malattie trasmesse dall’acqua, che rischia di essere letale per i bambini. Per Randa Ghazy, Regional Media Manager di Save the Children International, che si trova ad Antiochia, nella provincia di Hatay, una delle zone più colpite della Turchia, “il problema è aggravato dalla mancanza di servizi sanitari, poiché molti ospedali sono stati distrutti e quelli che sono ancora in piedi sono sopraffatti da migliaia di feriti. Anche gli ospedali stanno esaurendo le scorte mediche e il carburante per funzionare. Non saranno in grado di far fronte a un’epidemia di malattie trasmesse dall’acqua e i bambini saranno maggiormente in pericolo. È psicologicamente difficile per i sopravvissuti vivere in queste condizioni. Senza accesso ai servizi igienici, le persone non hanno altra scelta che andare in bagno all’esterno. Donne e ragazze devono gestire il proprio ciclo senza privacy, acqua pulita e prodotti sanitari, è incredibilmente stressante”. In Turchia e in Siria Save the Children ha in programma di raggiungere un totale di 1,6 milioni di persone, tra cui 675.000 bambini. Nello specifico, 1,1 milioni di persone, di cui 550.000 bambini in Siria, e 500.000 persone, di cui 125.000 bambini, in Turchia.

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