Papa Francesco: “nel mondo si infittiscono le tenebre dell’odio”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La vostra università rappresenta un bell’esempio per la proficua collaborazione tra cattolici e ortodossi in ambito culturale ed educativo”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza una delegazione dell’Università Sulkhan-Saba Orbeliani di Tbilisi, in Georgia. “Ho saputo che nella nobile lingua georgiana il termine educazione, ‘ganatleba’, è molto interessante”, l’apprezzamento di Francesco: “deriva dalla parola luce ed evoca il passaggio dall’oscurità dell’ignoranza alla luminosità della conoscenza. Educare per voi è venire un’altra volta alla luce, è sinonimo di illuminazione. Ciò è significativo, fa pensare a quando si accende una lampada in una stanza buia: non si modifica nulla di quanto c’è, ma cambia l’aspetto di ogni cosa. Così è la conoscenza che acquisite nella vostra università, la quale si propone di porre al centro la dignità della persona umana. Attraverso lo studio e l’impegno si può dunque giungere, come recitava l’antico oracolo di Delfi, a conoscere sé stessi. Ed è importante anche per la fede”. “C’è bisogno di questa benefica illuminazione del conoscere, mentre nel mondo si infittiscono le tenebre dell’odio, che spesso provengono dalla dimenticanza e dall’indifferenza”, l’appello del Papa, secondo il quale “sono spesso la dimenticanza e l’indifferenza a far apparire tutto scuro e indistinto, mentre la cultura e l’educazione restituiscono la memoria del passato e fanno luce sul presente. La caduta del popolo comincia dove finisce la memoria del passato”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori