Olimpiadi invernali 2026: Belluno, in serata la “Staffetta delle Alpi” per chiedere Giochi trasparenti, rispettosi e responsabili

Farà tappa in serata a Belluno (ore 18 – Sala Eliseo Dal Ponte) la “Staffetta delle Alpi per Olimpiadi invernali trasparenti, rispettose e responsabili”, iniziativa itinerante promossa da Libera – in collaborazione con Cipra Italia, Italia Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness e Wwf – che vede coinvolte le principali località di Veneto, Trentino-Alto Adige e Lombardia, dove si terranno le prossime Olimpiadi invernali del 2026. Una manifestazione, partita da Verona lo scorso 7 febbraio, per chiedere che le prossime Olimpiadi siano rispettose dell’ambiente e delle comunità locali, oltre che libere da speculazioni economiche e da infiltrazioni mafiose. Alla tappa bellunese parteciperà anche il vescovo di Belluno-Feltre Renato Marangoni, portando una sua riflessione sull’enciclica “Laudato si’”, il cui contenuto ben si sposa al messaggio dell’iniziativa. La staffetta passerà poi da Cortina per arrivare a Milano il 21 marzo, in occasione della manifestazione nazionale della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Richiamando lo slogan “È possibile”, scelto da Libera per la Giornata della memoria e dell’impegno, anche la staffetta – nell’intenzione dei promotori – vuole invitare le istituzioni coinvolte nell’organizzazione delle Olimpiadi alla realizzazione di una manifestazione trasparente, rispettosa e responsabile. “L’Italia – si legge in una nota – avrà i riflettori del mondo intero puntati addosso e sarà indispensabile garantire questi aspetti insieme, nel nome della buona riuscita dei Giochi stessi. È possibile, ma al momento – precisano gli organizzatori della manifestazione – si notano alcune proposte progettuali difformi rispetto al dossier per la candidatura. Molte opere connesse sembrano impattanti, con costi a carico dei bilanci pubblici che continuano a lievitare. I panorami imbiancati delle Dolomiti sono un ecosistema delicato che va preservato. È possibile cambiare questo modo di procedere? Sì, è possibile”.
Il “testimone” che i partecipanti alla “Staffetta” si scambieranno è una singolare “torcia olimpica”, ideata e realizzata dal designer Kuno Prey (Libera Università di Bolzano), che ha raccolto la richiesta di “Libera”, rappresentando le parole “trasparenza”, “rispetto” e “responsabilità. Il corpo della torcia è stato realizzato con il fusto di un giovane abete bianco proveniente da un’area schiantata dalla tempesta Vaia nel 2018.

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