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Commissione Ue: previsioni economiche. Gentiloni, “l’Unione europea sembra in grado di scampare la recessione”

(Photo European Commission)

Timidi segnali positivi: è quanto emerge dalle Previsioni economiche d’inverno, illustrate a Bruxelles dal commissario Paolo Gentiloni. L’incertezza generalizzata rimane per via del quadro internazionale e in relazione all’inflazione, eppure, “quasi un anno dopo l’avvio della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, l’economia dei ventisette paesi Ue è entrata nel 2023 su una base migliore di quanto previsto in autunno”. Le previsioni intermedie invernali alzano di fatto le prospettive di crescita per quest’anno allo 0,8% nell’Ue e allo 0,9% nell’area dell’euro. La recessione tecnica si allontana, e anche le proiezioni sull’inflazione migliorano sia per il 2023 che per il 2024.
Presentando i documenti economici, Gentiloni ha esordito dicendo che “la buona notizia è che l’economia dell’Unione europea è entrata in questo anno con un passo migliore rispetto a quanto atteso e sembra in grado di scampare alla recessione”.
“Dopo la robusta espansione nella prima metà del 2022, lo slancio della crescita si era attenuato nel terzo trimestre scorso. Nonostante shock avversi ed eccezionali, l’economia dell’Ue – si legge in una nota che accompagna le Previsioni – ha evitato la prevista contrazione del quarto trimestre. Il tasso di crescita annuo per il 2022 è ora stimato al 3,5% sia nell’Ue che nella zona euro”.
In sostanza gli sviluppi favorevoli, dopo le previsioni autunnali rese dalla stessa Commissione Ue, “hanno migliorato le prospettive di crescita per quest’anno. La continua diversificazione delle fonti di approvvigionamento e il forte calo dei consumi hanno lasciato i livelli di stoccaggio del gas al di sopra della media stagionale degli anni passati e i prezzi all’ingrosso del gas sono scesi ben al di sotto dei livelli prebellici”. Inoltre, il mercato del lavoro dell’Ue “ha continuato a registrare ottimi risultati, con il tasso di disoccupazione rimasto al minimo storico del 6,1% fino alla fine del 2022”. Per la Commissione, “la fiducia sta migliorando e le indagini di gennaio suggeriscono che anche l’attività economica è destinata a evitare una contrazione nel primo trimestre del 2023”.

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