Coronavirus Covid-19: Fiaso, -21,5% ricoveri adulti. Anche per i bambini -16%. Migliore, “investire di più in sanità”

Il Covid arretra in corsia. In una settimana la curva dei ricoveri, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, è scesa nettamente del 21,5%: è il dato che emerge dalla rilevazione del 6 settembre degli ospedali sentinella aderenti alla rete di Fiaso. Il calo osservato nella settimana 30 agosto-6 settembre è il più cospicuo registrato nell’ultimo mese e mezzo e rappresenta un chiaro segnale di indebolimento del virus in questa fase. A diminuire nell’ultima settimana sono stati sia i pazienti nei reparti ordinari (-21%) sia in misura maggiore i ricoverati nelle terapie intensive (-28%) dove ormai le presenze sono molto ridotte. I ricoveri per Covid, tuttavia, non sono diminuiti di molto (-6%). Molto più netta, invece, è la discesa dei ricoverati con Covid (-33,8%). È possibile che questa differenza nella velocità di discesa fra i due gruppi di pazienti dipenda da una più lunga degenza media dei per Covid.
Segnali positivi arrivano anche dai ricoveri pediatrici. In una settimana il numero di pazienti negli ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria della rete sentinella Fiaso si è ridotto del 16%. Il 58% dei minori ospedalizzati a causa del virus Sars-Cov-2 ha tra 0 e 4 anni.
“La flessione della curva di infezioni e ricoveri Covid e l’attenzione dirottata verso altri temi urgenti come il caro energia che colpisce anche gli ospedali non ci devono far dimenticare, però, la lezione imparata in due anni di pandemia: è necessario, ora più che mai, investire maggiormente sulla sanità pubblica”, avverte il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore. “Occorre farlo – prosegue -, nell’emergenza, a partire da un contributo per i rincari della bolletta energetica, ma bisogna affrontare strutturalmente la questione incrementando ancora il fondo sanitario nazionale e eliminando i tetti di spesa per il personale che costringono le aziende sanitarie e ospedaliere a non poter assumere tutte le figure professionali necessarie per rendere più efficiente e innovativo il sistema sanitario nazionale. L’emergenza Covid sia ora quella crisi che si trasforma in opportunità”.

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