Don Paolo Busto: Corrado (Ucs Cei), “figlio di un giornalismo d’altri tempi, padre per quanti si sono accostati a questo bellissimo mestiere”

(Foto: La Vita Casalese)

“Ci siamo sentiti tante volte negli anni: lui figlio di un giornalismo d’altri tempi e, per questo, padre per quanti si sono accostati a questo bellissimo mestiere; io, appassionato di comunicazione e chiamato a servire nei primi anni Duemila, all’Agenzia Sir, proprio i settimanali diocesani. Nel tempo, ci siamo incontrati come direttori di due media – ‘La Vita Casalese’ e il Sir – uniti da una reciprocità comunicativa così ricca di racconti di vita, così diversa e così comune, così capace di coniugare, in modo generativo, pensieri, sensibilità e capacità”. Così Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Cei, ricorda don Pier Paolo Busto, sacerdote di Casale Monferrato e per oltre 40 anni direttore del settimanale diocesano, spentosi nel pomeriggio di oggi ad 80 anni.
In un contributo che verrà pubblicato sull’edizione straordinaria del settimanale diocesano che sarà in distribuzione domani, Corrado afferma che “appresa la notizia della scomparsa di don Paolo, provo a riavvolgere il nastro delle nostre conversazioni per ricercare alcune parole chiave che tratteggino la sua figura e rilancino, per me e per chi ama la Chiesa e la comunicazione, il suo impegno. Ed eccole: passione, competenza e amore”. “La passione – spiega – per la comunicazione e l’informazione; la competenza nel saper guidare per 40 anni il giornale diocesano; l’amore (charitas) nel vivere ogni processo nella dimensione integrale dell’esistenza”. “Sono tutti aspetti – osserva – che i direttori dei settimanali della sua generazione hanno saputo trasmettere ai loro ‘figli’. È la bellezza delle nostre comunità che si uniscono nel comunicare territori non solo geografici, ma soprattutto umani. Una grandissima lezione che dal basso attraversa tutto il Paese”.

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