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Ue: crisi alimentare innescata dalla guerra in Ucraina. Dai Ventisette 554 milioni a favore delle regioni del Sahel e del lago Ciad

“Alla luce dell’aggravarsi della situazione relativa alla sicurezza alimentare e alla nutrizione collegata all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’Unione europea rafforza oggi il proprio impegno politico e finanziario nei confronti dei Paesi partner africani”. Lo si legge in una nota diffusa dall’esecutivo Ue. Nel 2022 verrà stanziato un totale di 554 milioni di euro “per aumentare la sicurezza alimentare nelle regioni del Sahel e del lago Ciad”. Il sostegno dell’Ue, annunciato in occasione dell’evento a Bruxelles sulla sicurezza alimentare nelle regioni del Sahel e del lago Ciad, include sia una risposta umanitaria che un sostegno al lavoro sulle cause profonde dell’insicurezza alimentare in Burkina Faso, Camerun, Ciad, Mali, Mauritania, Niger e Nigeria. L’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell dichiara: “La brutale invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha innescato massicce impennate dei prezzi dei prodotti alimentari e ha aggravato il rischio di penurie alimentari. L’insicurezza alimentare, inevitabilmente, aumenta l’instabilità e le disuguaglianze. Per evitare questa situazione dobbiamo aiutare i nostri partner a diventare maggiormente autosufficienti e a collaborare per rafforzare il sistema alimentare multilaterale. Oggi rafforziamo il nostro impegno politico e finanziario nei confronti dei Paesi delle regioni del Sahel e del lago Ciad, dove milioni di persone si trovano già in una situazione critica; se non agiremo rapidamente, queste persone potrebbero ingrossare le fila delle vittime della guerra in Ucraina”.

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