Chiese orientali: card. Sandri (prefetto), “tra i potenti delle Nazioni c’è chi sparge morte e devastazione accecato da sguardo ad un passato di potere imperialista”

Card. Sandri e Guardia di Finanza a Orvieto (Foto Cong. Chiese orientali)

“Anche ai nostri tempi, tra i potenti delle Nazioni, c’è chi è accecato dallo sguardo ad un passato di potere imperialista e, avvelenato da questa visione, è capace di spargere morte e devastazione, calpestando la vita e la dignità di coloro che sono aggrediti, ma in fondo anche quella di quelli cui è chiesto per obbedienza di macchiarsi di tali orrendi crimini”. È quanto affermato dal card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, che ieri ha presieduto la celebrazione del precetto pasquale per gli allievi della Scuola dei reparti anti-terrorismo – Pronto impiego della Guardia di Finanza presso la cattedrale di Orvieto.  Il prefetto ha ricordato, a riguardo, le parole di Papa Bergoglio ispirate a San Francesco nella Fratelli Tutti: “Costruire un mondo nuovo senza più alcuna aberrazione, mettendo sempre in evidenza e difendendo la dignità di ogni uomo e la fraternità, e in questo modo edificare una nuova civiltà, in cui la pace, il rispetto reciproco, la conciliazione e il dialogo sia vissuti quotidianamente. Nessuno di noi da solo ha la forza di intervenire e di cambiare la mente e il cuore degli altri, ma certamente può iniziare ogni giorno vigilando su sé stesso e imparando a guardare sempre fuori di sé, cercando e diffondendo semi di pace e di giustizia, virtù che certamente dovete coltivare anche come appartenenti alla Guardia di Finanza”. Ad Orvieto il prefetto ha avuto un incontro con i 140 allievi della Scuola e con gli ufficiali addetti alla loro formazione con una riflessione e una discussione relativa alla situazione attuale delle Chiese orientali con particolare attenzione alla situazione dell’Iraq, della Siria e al sanguinoso conflitto in Ucraina. Successivamente ha toccato alcuni elementi dei rapporti tra lo la Repubblica italiana e la Santa Sede. Prima della celebrazione in duomo il cardinale è stato accolto e salutato dal vescovo di Orvieto, mons. Gualtiero Sigismondi.

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