Brasile: presentato convegno per 50° incontro di Santarém, quando furono gettate le basi della Chiesa in Amazzonia

(Foto: arcidiocesi Santarem)

Dal 6 al 9 giugno la città brasiliana di Santarém ospiterà un incontro in ricordo e attualizzazione di quello che si svolse, nel Seminario San Pio X della stessa località amazzonica, dal 24 al 30 maggio 1972: un evento ritenuto decisivo nella definizione delle priorità pastorali per l’Amazzonia, contenute nel Documento di Santarém. Ieri l’appuntamento di giugno è stato presentato attraverso una conferenza stampa.
Dom Irineu Roman, arcivescovo di Santarém, ha parlato di “un momento opportuno per la Chiesa dell’Amazzonia per rafforzare lo spirito di unità e collegialità, espressione del cammino sinodale che stiamo vivendo”. Per l’arcivescovo, siamo di fronte a un’opportunità perché “la Chiesa sperimenti una nuova missione nell’incarnazione nella realtà e un’azione liberatrice”; inoltre, ha ricordato le parole di Papa Paolo VI, che diceva: “Cristo ci indica l’Amazzonia”.
L’incontro che avrà luogo a giugno è visto dal vescovo Roman come un momento per “rinnovare, reincarnare, aggiornare, questa opera missionaria inserita nella storia dell’Amazzonia”, iniziata 50 anni fa. Un incontro che deve svolgersi con spirito sinodale, vivendo così “un’esperienza di fraternità e rafforzamento del nostro cammino ecclesiale in Amazzonia”.
“Celebrare il 50° significa rivisitare questo incontro così importante per la nostra amata Amazzonia”, ha affermato dom Leonardo Steiner, arcivescovo di Manaus e vicepresidente della Conferenza ecclesiale amazzonica (Ceama), sulla linea di “una Chiesa incarnata e di un’evangelizzazione liberatrice”.
Per dom Steiner ciò che accadde a Santarém 50 anni fa fu “l’inizio dei frutti che abbiamo raccolto con il Sinodo”. Lì, infatti, ha spiegato Márcia de Oliveira, della Repam del Brasile, sono “stati gettati i semi dell’ecologia integrale”. Santarém è stata “un’esplosione del Vaticano II e di Medellín, che ha costretto la Chiesa dell’Amazzonia a prendere decisioni che hanno guidato il corso della Chiesa”, ha aggiunto dom Roque Paloschi, arcivescovo di Porto Velho e presidente del Consiglio indigeno missionario.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo