Salute e sicurezza sul lavoro: Acli Terra, “il precariato è un danno alla società e all’economia”

Acli Terra è da sempre impegnata contro la piaga del caporalato e a favore dei diritti dei lavoratori perché la sicurezza sul lavoro parte dalla stabilità del rapporto dello stesso ma, purtroppo, le forme di precariato hanno inciso sulla insicurezza. Il precariato è un danno alla società e alla economia, così come il lavoro dipendente travestito da partita Iva. È quanto si legge in una nota diffusa oggi da Acli Terra nella Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
“Tra le attività che Acli Terra svolge sul territorio, è importante ricordare il progetto Fami, che interessa gli studenti delle scuole superiori e che prevede un orientamento al ‘lavoro giusto’ contro il caporalato”, viene spiegato, aggiungendo che “l’ultimo incontro si è tenuto ieri, ad esempio, presso l’Istituto San Francesco a Fondi in provincia di Latina”. “La sicurezza sui luoghi di lavoro viene celebrata oggi, ma è una alfabetizzazione quotidiana, una missione pedagogica – sottolineano dall’associazione – affidata alle organizzazioni acliste non solo per formare i lavoratori e gli imprenditori, ma per rendere la cultura del lavoro giusto dominante sin dalla scuola”. “Ricordiamo la storia di Camara Fantamadi, bracciante agricolo morto a 27 anni dopo aver lavorato 4 ore sotto al sole nelle campagne brindisine – ha dichiarato il presidente Nicola Tavoletta, a commento della celebrazione odierna –. Camara non è morto di sole, è morto di sfruttamento e come lui sono tantissime le donne e gli uomini che non godono di diritti e quindi di un lavoro giusto”.
Acli Terra, conclude la nota, “sostiene due punti importanti in ogni interlocuzione con le istituzioni: gli sgravi fiscali sulle assunzioni nella filiera agricola e del cibo per qualsiasi età e livello e il riconoscimento della qualifica di lavoratore usurante per i pescatori”.

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