Primo maggio: Cremona, celebrazione con il vescovo Napolioni alla Sicrem di Pizzighettone

Dopo due anni di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria, torna a Cremona la consueta celebrazione diocesana del Primo maggio con il vescovo Antonio Napolioni, in una delle aziende del territorio. Ad ospitare l’evento è quest’anno la Glanzstoff Sicrem di Pizzighettone, del gruppo thailandese Indorama Ventures, leader mondiale nella produzione del rayon, rinforzo tessile per pneumatici.
L’evento è promosso con il coordinamento dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, diretto da Eugenio Bignardi che afferma: “Anche quest’anno la festa del Primo maggio viene celebrata in una stagione complessa, segnata ancora dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. I vescovi ci propongono il tema “La vera ricchezza sono le persone. Dal dramma delle morti sul lavoro alla cultura della cura” e ci ricordano che “il lavoro continua a preoccupare la società civile e le famiglie”. La Chiesa cremonese “si sente solidale con tutti coloro che a diverso titolo operano nel mondo del lavoro e con loro desidera incontrarsi nell’appuntamento he si terrà nella mattinata di domenica 1° maggio 2022 a Pizzighettone”.
Alle 10 è prevista celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Napolioni, alla quale sono state invitate le autorità locali insieme ai rappresentanti del mondo economico e sociale. La messa sarà preceduta dalla visita del presule allo stabilimento e dall’incontro con gli operai e i dirigenti: un’occasione per mettere al centro dell’attenzione il tema del lavoro nel difficile contesto attuale. A fare gli onori di casa l’amministratore delegato di Sicrem spa, Ferdinando Prestini, che illustrerà al vescovo la realtà produttiva che oggi conta oltre trecento dipendenti e un fatturato di 130milioni di euro. Attiva sin dal 1929, pur vantando come clienti grandi multinazionali, non ha perso il forte legame con il territorio, con un impegno nell’ambito sociale e della solidarietà, con un’attenzione al territorio che si traduce anche nel costante impegno di ridurre l’impatto della produzione industriale.
La diocesi sottolinea “la responsabilità condivisa per una vera cultura della cura, necessaria a valorizzare quel capitale umano che sono i lavoratori”. In questo senso “la giornata del 1° maggio segnerà anche l’avvio di un percorso diocesano di approfondimento rispetto a tematiche legate al mondo del lavoro”.

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