Terra Santa: p. Patton (custode), “mondo in una spirale di violenza e di morte ma Gesù Risorto cammina con noi”

Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton (Foto: Custodia di Terra Santa)

“Pasqua è un’occasione straordinaria che Gesù ci offre per scoprire che Lui cammina assieme a noi. Come i discepoli di Emmaus, forse anche noi siamo delusi e frustrati per come vanno le cose: perché il mondo sembra piombato in una spirale di violenza e di morte senza fine; perché nella Chiesa vengono a galla scandali, rivalità e divisioni; perché abbiamo costatato che i nostri stessi sogni e i nostri sforzi di bene si sono infranti contro gli scogli dell’indifferenza, delle circostanze sfavorevoli, pure della nostra incoerenza”. Arriva da Emmaus, il luogo in cui, la sera di Pasqua, Gesù Risorto “si è manifestato a due discepoli in fuga da Gerusalemme, scoraggiati e delusi”, il Messaggio di Pasqua del custode di Terra Santa, padre Francesco Patton. Emmaus presentato come metafora del cammino della vita, della storia e anche della Chiesa “in questo tempo in cui Papa Francesco ci invita tutti alla sinodalità che significa ‘camminare insieme’”. “Gesù risorto cammina ancora accanto a noi. Ci ascolta e ci lascia sfogare: che escano dal cuore tutte le amarezze e frustrazioni, le fatiche, i dubbi e le obiezioni” esorta il custode per il quale “senza la luce di Pasqua” si continua “a vedere solo segni di morte, di fallimento, di disperazione”. Nell’antico villaggio di Emmaus, continua padre Patton, “Gesù si è fermato a casa di Cleofa e dell’altro discepolo, che è senza nome nel racconto di Luca, perché in realtà ha il nostro nome e il nostro volto. Gesù si è fatto riconoscere nello spezzare il pane ed è sparito. Ma tanta e tale è la gioia e lo stupore che nemmeno la notte fa più paura a Cleofa, al suo compagno di viaggio e ad ognuno di noi. E viene voglia di rimettersi subito in cammino, anzi di correre ad annunciare che Gesù è vivo, che è risorto, che tutto va ormai compreso nella luce della sua Pasqua”. “Buona Pasqua da Emmaus, che la luce della sua Parola riesca a illuminare anche le situazioni di morte, di buio e di delusione che vi stanno mettendo alla prova in questo tempo. Che il gesto semplice dello spezzare il pane in famiglia come in comunità, sulla mensa di casa come sull’altare, tra amici come con l’estraneo che avete incontrato per strada, vi aiuti a riconoscere Gesù presente, Gesù che attende di essere invitato a mensa, Gesù che si offre a noi come pane vivo spezzato per dare vita al mondo. Buona Pasqua da Emmaus! Che il Signore risorto doni coraggio anche a ciascuno e ciascuna di voi, renda chiara perfino la notte e metta le ali ai vostri piedi per portare nel mondo l’annuncio della speranza”.

 

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa