Pasqua: mons. Seccia (Lecce), “la pace, primo regalo del sepolcro vuoto”

“La gioia della Pasqua di resurrezione inondi di bellezza la vostra vita. Ma soprattutto vi conceda la pace: il primo regalo del sepolcro vuoto destinato a tutti i cuori induriti dalla smania di potere e di sopraffazione che conduce alla divisione e ai conflitti tra gli uomini e tra i popoli”: così mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce, negli auguri di Pasqua alla diocesi. “Il mio augurio pasquale vi raggiunga ad uno ad uno. Arrivi ai sacerdoti anzitutto, miei familiari stretti in Cristo risorto, Buon Pastore. E attraverso di essi la pace del risorto arrivi a tutti voi che, da figli premurosi e pazienti, vi affidate alla nostra paternità sacerdotale e al nostro servizio generoso. Vi invito a contemplare con me la bellezza dell’alba di Pasqua e, in essa, ad ammirare tutto il Creato che, in un sussulto di vita nuova, si stringe in un canto di lode e di ringraziamento al suo Signore che è più forte della morte. Facciamolo insieme, in un nuovo patto di fratellanza interpersonale, familiare, universale”.
“È bellezza questa, fratelli e sorelle carissimi. Soprattutto alla fine di questo tempo dove l’ombra della pandemia, la paura del contagio e la diffidenza gli uni verso gli altri hanno contaminato le nostre relazioni”, afferma l’arcivescovo. “È dono della Pasqua la pace, di questa Pasqua. Perché il Padre, ancora una volta, nel suo Figlio morto e risorto ‘ha fatto nuove tutte le cose’, cioè le ha rese ancor più belle, di una bellezza trasfigurata dalla luce pasquale. E, sempre nel suo Figlio morto e risorto, il Padre ha ‘riconciliato il mondo a sé’: ha definitivamente fatto pace con l’umanità spalancando per sempre le porte alla fratellanza senza frontiere”.
“Auguri di Buona Pasqua: il Signore della speranza, restituisca fiducia agli ammalati e a chi è solo e dimenticato; raggiunga – insieme con l’affetto del vescovo – gli amici detenuti di Borgo San Nicola; e risplenda nelle vostre famiglie perché intorno alla tavola domestica, nelle vostre case, possiate rivivere il dono straordinario della mensa eucaristica, mensa di servizio vicendevole, mensa di fraternità e di pace, mensa di Pasqua di resurrezione”.

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