Salesiani: visita di don Artime (rettor maggiore) in Camerun e aiuti alla popolazione ucraina

Il rettor maggiore dei salesiani, don Ángel Fernández Artime, è in visita in Camerun. Il decimo successore di don Bosco, nel Paese africano dal 15 marzo, ha già visitato le presenze salesiane di Yaoundé ed Ebolowa: un insieme vario a partire dal 1979, fatto di scuole professionali, istituto teologico, attività pastorali e assistenziali. Attualmente don Artime, fino al 24 marzo, sta predicando gli esercizi spirituali per gli ispettori e i Consigli ispettoriali della regione salesiana dell’Africa-Madagascar. È una visita di animazione e incoraggiamento a lungo attesa e dilazionata a causa di Covid-19. “L’Africa per i salesiani è una terra in espansione come del resto lo sono (o lo erano?) i Balcani – riporta l’agenzia salesiana –. La presenza del rettor maggiore per la Famiglia salesiana significa vincolo di unità e speranza. Questo spiega le esplosioni di gioia e tutta una serie di incontri che vedono impegnato il superiore generale in una sorta di campionato ad orologio, minuto per minuto”.
Don Artime, prima di partire, in due lettere alla Famiglia Salesiana del mondo, una del 1° marzo e un’altra del 12 marzo, ha stigmatizzato la guerra come “aggressione ad un popolo inerme, esortando alla solidarietà e alla generosa fraternità”. Ha anche inviato sul posto un suo delegato speciale, don George Menamparampil, con l’economo generale, Jean Paul Muller, per il coordinamento e lo stimolo degli aiuti. “Come salesiani e come Famiglia di Don Bosco – ha scritto fra l’altro – desideriamo aiutare in tutti i modi possibili”. Nelle due lettere viene anche sottolineato l’impegno dei confratelli della Visitatoria in Ucraina, quello delle quattro ispettorie della Polonia, di “Missioni Don Bosco” di Torino, di “Misiones Salesianas” di Madrid, della Germania, della Svizzera, della Romania e delle Ispettorie italiane.

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