Praedicate evangelium: “media concentrati sugli scandali, importante far conoscere quanto la Chiesa sta facendo per la protezione dei minori”

Tramite la sua “integrazione” nel Dicastero per la dottrina della fede, la Commissione per la tutela dei minori “diventa parte effettiva della Curia romana, pur conservando una sua certa autonomia, perché è presieduta da un suo presidente delegato e da un segretario, nominati per cinque anni dal Romano Pontefice, ha i suoi ufficiali ed opera secondo norme proprie”. Lo ha spiegato mons. Gianfranco Ghirlanda, professore emerito di diritto canonico nella Pontificia Università Gregoriana, durante la presentazione, in sala stampa vaticana, della “Praedicate evangelium”. Secondo il relatore, tale integrazione nella Curia romana “indica quanto la Chiesa stia operando per prevenire che delitti tanto gravi continuino ad essere perpetrati da parte di chierici, membri di Istituti di Vita Consacrata e di Società di Vita Apostolica e da fedeli che godano di dignità o compiano un ufficio o una funzione nella Chiesa”. “È importante, benché sia piuttosto difficile, presentare e far conoscere all’opinione pubblica, nonché alla stessa comunità ecclesiale, l’insieme degli sforzi crescenti e significativi che la Chiesa ha articolato in questi anni in merito alla protezione dei minori”, la tesi di Ghirlanda, secondo il quale “l’enfasi dei media è piuttosto concentrata sugli scandali, piuttosto che ad una più sana considerazione su come combattere gli abusi sessuali, non solo nella Chiesa, ma anche nella società”. “Segno chiaro della maturazione della Chiesa riguardo agli abusi sessuali”, per il relatore, stata la riforma del Libro VI del Codice di Diritto Canonico sulle Sanzioni nella Chiesa, voluta da Papa Francesco, che configura gli abusi sessuali come ‘delitti contro la vita, la dignità e la libertà dell’uomo”.

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