Papa Francesco: “uno scandalo le spese per le armi”, “questa guerra è gravissima”, “sempre una guerra ti riporta all’indietro, bisognerà ricominciare un’altra volta”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Certe scelte non sono neutrali: destinare gran parte della spesa alle armi, vuol dire toglierla ad altro, che significa continuare a toglierla ancora una volta a chi manca del necessario. E questo è uno scandalo: le spese per le armi”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza i membri dell’organizzazione di volontariato “Ho avuto sete”. “Quanto si spende per le armi, terribile!”, ha proseguito Francesco a braccio: “Non so quale percentuale del Pil, non lo so, non mi viene la cifra esatta, ma un’alta percentuale. E si spende nelle armi per fare le guerre, non solo questa, che è gravissima, che stiamo vivendo adesso, e noi la sentiamo di più perché è più vicina, ma in Africa, in Medio Oriente, in Asia, le guerre, continue. Questo è grave. Bisogna creare la coscienza che continuare a spendere in armi sporca l’anima, sporca il cuore, sporca l’umanità”. “A che serve impegnarci tutti insieme, solennemente, a livello internazionale, nelle campagne contro la povertà, contro la fame, contro il degrado del pianeta, se poi ricadiamo nel vecchio vizio della guerra, nella vecchia strategia della potenza degli armamenti, che riporta tutto e tutti all’indietro?”, si è chiesto ancora il Papa: “Sempre una guerra ti riporta all’indietro, sempre. Camminiamo indietro. Si dovrà ricominciare un’altra volta”. “L’accesso all’acqua, in particolare all’acqua potabile e pulita, è ormai un punto critico per il presente e il prossimo futuro della famiglia umana”, la tesi di Francesco: “È una questione prioritaria per la vita del pianeta e per la pace tra i popoli”, ha proseguito: “Ci riguarda tutti. Tuttavia, nel mondo, specialmente in Africa, ci sono popolazioni che più di altre soffrono la mancanza di accesso a questo bene primario. Perciò voi avete realizzato i vostri progetti umanitari in Africa, in molti Paesi, di diverse regioni del continente. Questo è molto bello. Come pure è una cosa molto buona che i lavori vengono sempre fatti con operai locali e in collaborazione con i missionari e le comunità ecclesiali del territorio”. “La sete non fa stare male quando c’è abbondanza di acqua da bere”, ha argomentato il Papa: “Ma sappiamo che, se questa manca, e manca a lungo, la sete può diventare insopportabile. La vita sulla Terra dipende dall’acqua; anche quella di
noi esseri umani. Tutti per vivere abbiamo bisogno di sorella acqua!”. “Perché, allora, farci la guerra per conflitti che dovremmo risolvere parlandoci da uomini?”, si è chiesto ancora Francesco: “Perché non unire piuttosto le nostre forze e le nostre risorse per combattere insieme le vere battaglie di civiltà: la lotta contro la fame e contro la sete; la lotta contro le malattie e le epidemie; la lotta contro la povertà e le schiavitù di oggi. Perché?”.

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