Papa Francesco: Praedicate evangelium, “si è reso necessario ridurre il numero dei dicasteri”. “Qualunque fedele può presiederli”. “Sana decentralizzazione, professionalità e competenza”

“Si è reso necessario ridurre il numero dei Dicasteri, unendo tra loro quelli la cui finalità era molto simile o complementare, e razionalizzare le loro funzioni con l’obiettivo di evitare sovrapposizioni di competenze e rendere il lavoro più efficace”. È quanto si legge nella “Praedicate evangelium”, la Costituzione apostolica sulla Curia Romana promulgata da Papa Francesco, che verrà presentata il 21 marzo in sala stampa vaticana. Con l’entrata in vigore della Costituzione apostolica – dispone il Santo Padre – viene integralmente abrogata e sostituita la Costituzione “Pastor bonus” e, con essa, “sono soppressi anche gli Organismi della Curia romana in essa indicati e non più previsti, né riorganizzati nella presente Costituzione”. “Qualunque fedele può presiedere un Dicastero o un Organismo, attesa la peculiare competenza, potestà di governo e funzione di quest’ultimi”, si legge del testo, in cui si parla anche della necessità di una “sana decentralizzazione”, nel rapporto tra la Curia e le Chiese particolari. Coloro che prestano la propria opera al servizio della Curia romana, si sottolinea a proposito del profilo richiesto per quest’ultimi, “sono scelti tra vescovi, presbiteri, diaconi, membri degli Istituti di Vita consacrata e delle Società di Vita apostolica e laici che si distinguono per vita spirituale, buona esperienza pastorale, sobrietà di vita e amore ai poveri, spirito di comunione e di servizio, competenza nelle materie loro affidate, capacità di discernimento dei segni dei tempi. Per questo si rende necessario dedicare attenta cura alla scelta e alla formazione del personale, così come all’organizzazione del lavoro e alla crescita personale e professionale di ciascuno”. “Per il buon funzionamento di ciascuna delle componenti della Curia romana è indispensabile che, oltre alla dedizione e alla rettitudine, chi vi opera sia qualificato”, l’altra raccomandazione: “Ciò comporta professionalità, ossia competenza e capacità nella materia in cui si è chiamati a prestare la propria attività. Essa si forma e si acquisisce col tempo, mediante esperienza, studio, aggiornamento; tuttavia è necessario che fin dall’inizio si riscontri un’adeguata preparazione al riguardo”.

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