Orfani di femminicidio: Valente (Commissione inchiesta Senato), “se non supportati da adulti saranno a loro volta vittime o carnefici”

“Gli orfani di femminicidio, se non supportati, saranno da adulti, a loro volta, vittime o carnefici. Bisogna prendersi carico di una sofferenza di oggi e di domani”. Lo ha detto Valeria Valente, presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere del Senato, intervenendo stamattina all’evento on line “Orfani di femminicidio e diritto all’infanzia”, durante il quale è stato presentato il progetto “Respiro”, finanziato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Nel corso del suo intervento Valente ha sottolineato: “Si calcola che ogni anno siano circa 250 i figli e le figlie che vengono resi orfani a causa del femminicidio delle loro madri, accompagnato a volte dal suicidio dei loro padri, autori del delitto. Migliaia so-no invece i figli e le figlie che assistono agli abusi e alle violenze in famiglia. Nell’affrontare la violenza contro le donne dobbiamo sempre, necessariamente, tenere conto anche di loro. Nel 2018 il Parlamento ha approvato la legge n. 4, due anni dopo sono arrivati i regolamenti attuativi, ma sappiamo che tantissimi di questi ‘orfani speciali’ – come li aveva chiamati Anna Costanza Baldry, la studiosa che per prima ha acceso i riflettori sulla loro condizione – non riescono ancora ad accedere al supporto previsto”. E ha aggiunto: “Dobbiamo lavorare tutti insieme – istituzioni e società civile – affinché le criticità siano superate: un obiettivo sul quale la Commissione d’inchiesta sul femminicidio è impegnata da sempre e che oggi trova un alleato prezioso nella Fondazione Con i bambini”.

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