Commissione Ue: lavoro dignitoso e dovere di diligenza, dall’esecutivo von der Leyen proposte per i diritti sociali

Nel mondo 160 milioni di bambini, uno su dieci, sono vittime del lavoro minorile, cifra che ha segnato un +8 milioni dal 2016 al 2020. 25 milioni di persone si trovano in una situazione di lavoro forzato: per eliminare questa piaga sia all’interno dell’Ue che nel resto del mondo, la Commissione europea oggi ha presentato la comunicazione sul “lavoro dignitoso in tutto il mondo” in cui definisce le politiche per realizzare l’obiettivo del lavoro dignitoso in tutto il mondo, “al centro di una ripresa inclusiva, sostenibile e resiliente dalla pandemia”. Per altro, “come si evince dai dibattiti nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa”, spiega una nota della Commissione, “i cittadini europei si aspettano che l’Ue assuma un ruolo guida nella promozione degli standard più elevati in tutto il mondo”. La comunicazione illustra gli strumenti a disposizione dell’Ue: politiche e iniziative (come norme in materia di responsabilità e trasparenza delle imprese, disposizioni in materia di appalti pubblici socialmente sostenibili), relazioni regionali, bilaterali e multilaterali (dalle politiche commerciali alle tutele dei diritti dei lavoratori, la promozione del lavoro dignitoso nell’ambito del G20 e del G7). La Commissione oggi ha anche adottato una proposta di direttiva sul “dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità”, per promuovere un comportamento aziendale sostenibile e responsabile lungo le catene globali del valore. “Questa proposta è una vera e propria svolta”, ha dichiarato il commissario per la giustizia, Didier Reynders: “Non possiamo più chiudere gli occhi su ciò che accade a valle delle nostre catene del valore; abbiamo bisogno di cambiare il nostro modello economico”.

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