Coronavirus Covid-19: Fiaso, -36% ricoveri pediatrici in 7 giorni. Adulti infetti in terapia intensiva 72% del totale, il 78% non vaccinato o senza booster

Netta discesa per i ricoveri Covid dei pazienti pediatrici monitorati nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella che aderiscono alla rete Fiaso: la percentuale di ospedalizzazioni si è ridotta in una settimana del 36%. È quanto emerge dal report degli ospedali sentinella della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, che precisa: “Il 57% ha tra 0 e 4 anni, il 23% tra 5 e 11 anni, il 20% tra 12 e 18 anni. In particolare i neonati, da 0 a 6 mesi, costituiscono il 19% del totale e tra di loro il 31% ha entrambi i genitori non vaccinati”.
Per quanto riguarda il totale dei ricoveri, nell’ultima settimana è sceso del 12%. Nei reparti ordinari si attesta al 12,6% mentre nelle terapie intensive, dove una settimana fa c’era stata una significativa riduzione del 25%, il calo è stato molto più lieve, pari al 3,8%.
Negli ospedali del Nord i ricoveri, sia nei reparti ordinari sia nelle rianimazioni, sono diminuiti del 14%; nelle strutture del Centro sono scesi del 10% mentre nel Sud e nelle isole i pazienti si sono ridotti dell’12%.
Nei reparti ordinari i ricoverati “con Covid”, pazienti con infezione accertata ma il cui ricovero è determinato da altre patologie, costituiscono il 42% del totale. La sempre più ampia presenza di pazienti con il virus ma senza sindromi respiratorie testimonia da un lato l’efficacia della protezione vaccinale (il 74% dei pazienti “con Covid” in effetti è vaccinato e proprio in virtù della vaccinazione non sviluppa la malattia), dall’altro la minor aggressività della variante del virus attualmente circolante. In rianimazione la percentuale dei pazienti “con Covid” sale al 28% (settimana scorsa 23%). Di contro, i pazienti “per Covid” nelle terapie intensive sono il 72% e proprio tra coloro che hanno sviluppato sindromi respiratorie e polmonari e sono finiti in rianimazione resta ancora alta (78%) la percentuale dei non vaccinati o comunque in ritardo rispetto alla tempistica delle tre dosi: un dato che evidenzia il ruolo protettivo svolto dalla vaccinazione e dai booster, soprattutto tra i soggetti fragili.

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