Santi: p. Ardura, “Giovanni Paolo II ha il record delle canonizzazioni”, “le figure dei santi ci dicono qualcosa della Chiesa viva”

“Fare in qualche modo un bilancio degli ultimi quarant’anni, da Giovanni Paolo II a oggi, nel campo dell’agiografia, della teologia e del diritto relativi alle Cause dei Santi”, in modo da “mettere in luce la grande varietà delle figure di santità, dai martiri, ai santi religiosi e laici, uomini e donne, ministri ordinati, papi, dottori, bambini e adolescenti”. Così padre Bernard Ardura, presidente del Pontificio Comitato di scienze storiche, ha sintetizzato lo scopo del Convegno “Modelli di santità e canonizzazioni a 40 anni dalla Costituzione Apostolica Divinus perfectionis Magister”, in programma a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, dal 9 all’11 novembre, per iniziativa del Dicastero delle Cause dei Santi e del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. “Proveremo a identificare gli ambienti di santità che riflettono la nostra epoca”, ha annunciato il religioso: “famiglia e movimenti religiosi, e vorremmo almeno toccare alcuni temi di grande rilevanza, come la sfida della inculturazione della santità, santità e mistica, le varie dimensioni e il significato del miracolo nelle Cause dei Santi, senza dimenticare le rappresentazioni dei santi, che dicono qualcosa dell’immagine che ci facciamo della stessa santità”. Il record delle canonizzazioni, ha ricordato il relatore, si deve a Giovanni Paolo II, che nel suo pontificato ha proclamato oltre 450 santi e quasi 1300 beati, “numero senza precedenti nella storia del cristianesimo e che rappresenta oltre la metà di tutti i santi e i beati proclamati dalla fine del Cinquecento”.

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