Papa Francesco: “niente cuori duri, niente chiusure”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Se la sinodalità a cui la Chiesa è chiamata nel nostro tempo implica un camminare insieme e un ascoltare insieme, sicuramente la prima voce a cui dobbiamo dare ascolto deve essere quella dello Spirito Santo”. Lo ha spiegato il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti al Capitolo generale dei Missionari di Mariannhill. “Non lontano da noi si trova il grande obelisco di Piazza San Pietro”, ha detto Francesco riferendosi all’esperienza del fondatore della Congregazione: “Tutti voi conoscete l’impressione suscitata nell’Abate Pfanner dalla storia dell’innalzamento del grande monolite. Nonostante l’immenso sforzo umano, l’obelisco poté essere salvato dalla caduta all’ultimo momento solo versando acqua sulle corde”. “Oggi, come sempre, è necessaria l’acqua dello Spirito Santo, non solo per far prosperare il lavoro delle nostre mani, ma soprattutto per ammorbidire il terreno duro dei nostri cuori”, la tesi del Papa, augurando ai presenti l’”ammorbidire” della carità. “Niente cuori duri, niente chiusure”, il monito: “con la carità vicina e la parola morbida, che lo Spirito fa quando lavora in un cuore. E quella mitezza bella: vi auguro questo”.

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