Papa Francesco: messaggio congiunto sul creato, “insieme dobbiamo cambiare rotta”

foto SIR/Marco Calvarese

“Nessuno è al sicuro finché tutti non sono al sicuro: le nostre azioni si influenzano davvero l’un l’altra, e ciò che facciamo oggi influenza ciò che accade domani”. È quanto si legge nel messaggio firmato – per la prima volta – congiuntamente da Papa Francesco, dal patriarca ecumenico Bartolomeo e dall’arcivescovo di Canterbury e primate della Chiesa anglicana, Justin Welby, sulla cura del creato. “Non possiamo sprecare questo momento”, vi si legge: “Dobbiamo decidere che tipo di mondo vogliamo lasciare alle generazioni future. Dobbiamo scegliere di vivere diversamente; dobbiamo scegliere la vita”. “La natura è resiliente, ma delicata”, il monito: “Il concetto di gestione – la responsabilità individuale e collettiva per la nostra dotazione data da Dio – rappresenta un punto di partenza vitale per la sostenibilità sociale, economica e ambientale”. Per i tre leader religiosi, “abbiamo massimizzato il nostro interesse a spese delle generazioni future”: se, infatti, la tecnologia se da un lato ha aperto nuove possibilità di progresso, dall’altra ha indotto ad “accumulare ricchezza sfrenata” con poca preoccupazione per le altre persone o per i limiti del pianeta. Tuttavia, si legge nel Messaggio, “abbiamo l’opportunità di pentirci, di tornare indietro con decisione”, scegliendo la strada della generosità e dell’equità. Di qui la necessità di una “collaborazione sempre più stretta tra tutte le chiese nel loro impegno per la cura della creazione. Insieme, come comunità, chiese, città e nazioni, dobbiamo cambiare rotta e scoprire nuovi modi di lavorare per abbattere le tradizionali barriere tra i popoli, per smettere di competere per le risorse”.

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