Pace: Pax Christi ricorda il card. Monsengwo, “ha sempre sostenuto il suo popolo e i diritti umani”

“Si è impegnato nella resistenza nonviolenta in difesa della pace e dei diritti umani. Ha denunciato sempre tutte le lordure dei politici locali e delle multinazionali ed ha sempre sostenuto il suo popolo anche marciando con esso per le strade di Kinshasa”. Così Pax Christi Italia ricorda il  cardinale Laurent Monsengwo, arcivescovo emerito di Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo e già co-presidente internazionale di Pax Christi, dal 2007 al 2011. E’ morto l’11 luglio a 81 anni ed è stato “sempre a fianco del suo popolo, in una terra ancora oggi martoriata”. Lo hanno citato durante il consiglio nazionale di Pax Christi che si è  svolto domenica scorsa, presso la Casa per la Pace di Tavarnuzze (Fi). Ora sono al lavoro per preparare il Congresso nazionale che si svolgerà presso la Pro Civitate Christiana, Cittadella di Assisi il 4-5 Settembre 2021 sul tema “Abbi cura delle relazioni: preparerai la pace”. In quell’occasione verranno rinnovate, con elezione, gli organi istituzionali del movimento. L’impegno di Pax Christi continua nei campi del disarmo nucleare, in difesa della legge 185/90, la Campagna Banche armate, Scuole smilitarizzate, accanto al popolo palestinese, nell’accoglienza dei migranti. Il prossimo 2 ottobre si svolgerà a Bari, alle 16 la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, con vari interventi e testimonianze. Lo stesso giorno alle 16, alla Casa per la pace di Pax Christi (Tavarnuzze, Fi) si svolgerà un incontro per promuovere a livello nazionale la pratica della nonviolenza attiva. Tra i vari interventi ci sarà da Washington Marie Dennis, già co-presidente di Pax Christi international. In una nota dedicata al cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, Pax Christi international lo ricorda come una “forza di pace e un instancabile sostenitore della democrazia nella sua amata patria, la RD Congo. Mancherà dolorosamente a tutto il movimento di Pax Christi e la sua eredità vive nell’importante lavoro di base e di nonviolenza che continuiamo a svolgere oggi nella regione dei Grandi Laghi in Africa”. “È stato anche un leader a livello africano – sottolineano -, ha promosso l’unità e la tolleranza e ha usato questa piattaforma per sollecitare la Chiesa a lavorare per la riconciliazione in tutto il continente”.

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