Libano: Save the Children, bambini di cinque anni vittime di violenze, costretti a lavorare in strada, attaccati da cani randagi

Save the Children denuncia “la condizione drammatica dei minori in Libano, vittime del lavoro minorile e a rischio di abuso e sfruttamento a causa della povertà dilagante delle famiglie colpite dalla crisi economica” e chiede “un’azione congiunta di Governo e società civile per non aggravare la condizione dei bambini nel Paese”. Lo staff di Save the Children segnala, in un comunicato, “un drammatico aumento del numero di bambini che lavorano in strada quest’anno, riscontrando 306 casi di lavoro minorile nella prima metà di quest’anno rispetto ai 346 casi nell’intero 2020”. Il collasso economico del Paese e il calo del potere d’acquisto delle persone hanno spinto, si legge nel testo, “molte famiglie di tutte le nazionalità a mandare i propri figli a fare lavori pericolosi ed estenuanti come la vendita di fazzoletti sulle autostrade, la raccolta di bottiglie di plastica e il lavoro prolungato nelle fattorie e nelle famiglie”. Save the Children e i suoi partner sostengono queste famiglie con denaro e altri servizi per evitare che i bambini debbano lavorare e per garantire che non abbandonino la scuola.  L’organizzazione parla di “bambini di appena cinque anni costretti a scendere in strada per vendere benzina al mercato nero e raccogliere rottami metallici e plastica, costretti a subire violenze e abusi verbali mentre cercano di guadagnare denaro per le famiglie in strada. Spesso vengono aggrediti da branchi di cani randagi o da altri bambini, che li derubano del cibo avanzato”. Tutto questo mentre il Covid-19 aggrava la crisi economica, i prezzi crescono vertiginosamente e il valore della sterlina libanese è crollato. “Non possiamo accettare questa situazione come fosse un dato di fatto”, spiega Jennifer Moorehead, direttrice di Save the Children in Libano. “Questa è una crisi che richiede l’azione del governo, delle comunità, della società civile e delle Ong. I bambini vengono lasciati per strada a rovistare, implorare e subire abusi. Con la situazione in Libano che peggiora di giorno in giorno, possiamo solo aspettarci che questa crisi si deteriori ulteriormente, esponendo ancora di più i minori ad abusi e violenze”.

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