Meeting Rimini: Messa (min. Università), ”investimenti Pnrr consistenti e dobbiamo usarli bene, importante concludere il prima possibile i percorsi di riforma avviati in Parlamento”

“In un futuro dove l’incertezza e l’imprevedibilità saranno sempre più spesso nostre compagne di strada, il ruolo dell’Università diventa ancora più fondamentale nell’accompagnare i giovani a imparare un metodo che consenta loro di rimanere solidi e trovare soluzioni anche in situazioni complesse come quella che stiamo ancora attraversando”. Lo ha dichiarato la ministra per l’Università, Maria Cristina Messa, che questa mattina ha partecipato alla presentazione del programma del Meeting di Rimini, edizione numero 42, che si svolgerà nella città romagnola dal 20 al 25 agosto. “Se l’Università deve accompagnare i giovani, noi abbiamo oggi il compito di migliorare il campo e le regole a disposizione: gli investimenti previsti dal Pnrr sono consistenti e dobbiamo usarli bene, ma per cambiare passo ancora più importante sarà concludere il prima possibile i percorsi di riforma che, insieme al Parlamento, abbiamo messo in moto”.
Alle parole della ministra hanno fatto eco quelle di Marco Sesana, Country Manager & Ceo Generali Italia e Global Business Lines, presente all’incontro: “In questo nuovo contesto stiamo sperimentando cambiamenti che non hanno precedenti e che rendono necessaria una visione di sviluppo attraverso due direttrici: sostenibilità e digitalizzazione. La sostenibilità si inserisce anche nelle partite strategiche dei prossimi anni che determineranno la capacità di imprese e Stati di innovare. Una sfida che dobbiamo cogliere, istituzioni e imprese, per essere motori di cambiamento e di sviluppo sostenibile per la comunità e il Paese”.
Sostenibilità e digitalizzazione ma anche “coltivare e custodire” due verbi indicati da Papa Francesco che, secondo suor Alessandra Smerilli, sotto-segretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, “dovrebbero guidare il corretto rapporto con la terra e con i fratelli e le sorelle. La terra è affidata alla nostra custodia, una custodia che deve essere creativa e richiede anche la trasformazione, cioè la coltivazione perché essa possa darci i suoi frutti. Allo stesso modo, anche le relazioni con gli altri necessitano di essere ‘custodite e coltivate’”. Se si applicano questi principi all’economia, ha aggiunto la religiosa nel suo intervento, “ci rendiamo conto che dobbiamo passare da una logica di massimizzazione a una logica di equilibrio, da una logica di breve periodo ad una di medio-lungo periodo. E comprendiamo che, affinché l’economia sia rispettosa delle persone, delle relazioni e della terra, tutti gli attori del sistema devono fare la propria parte”.

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