Meeting Rimini: ad aprire l’edizione 2021 sarà il presidente Mattarella

(Foto: Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Ad aprire la 42ª edizione del Meeting di Rimini, che si svolgerà “in presenza” dal 20 al 25 agosto, sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Con lui ci saranno anche, tra i relatori, premi Nobel, istituzioni, giornalisti ed esperti. La notizia è giunta durante la presentazione del programma della edizione 2021 che ha per tema “Il coraggio di dire ‘io’”. Alla presentazione, presso l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede a Roma, hanno partecipato, con l’ambasciatore Pietro Sebastiani e il presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz, Maria Cristina Messa, ministra per l’Università, suor Alessandra Smerilli, sotto-segretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, Marco Sesana, Country Manager & Ceo Generali Italia e Global Business Lines. “Avere ‘il coraggio di dire io’ significa un’assunzione di responsabilità, un impegno creativo e una cura del dialogo anche in momenti difficili e drammatici. Questo coraggio che rimane fedele al proprio desiderio di bene per sé e per tutti è il vero antidoto all’individualismo e al collettivismo. Si tratta di riscoprire il legame originale fra l’‘io’ e il ‘noi’”, ha detto Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli che ha poi proseguito: “Spero che il Meeting possa contribuire a una ripresa che mette al centro il futuro delle giovani generazioni. Discuteremo da più angolazioni sul Recovery Fund, che non a caso si chiama più propriamente Next Generation Eu, e soprattutto proporremo vari incontri incentrati sull’educazione, la formazione e il mondo del lavoro”. Il Meeting di Rimini, “proprio per la sua storica apertura al dialogo, all’incontro e al confronto nazionale ed appunto internazionale, diventa ancor più centrale – ha affermato l’ambasciatore Sebastiani – e ci stupisce sempre per come sente propria la responsabilità di instaurare un dialogo soprattutto nella ricostruzione che ci attende: osare, rischiare, avere coraggio di fare, andare avanti, esporsi sapendoci assumere appieno tutte le nostre responsabilità con il contributo di ciascuno al bene comune”.

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