Paraguay: vescovi, “continuare a fornire vaccini”. Preoccupazione per la crescente violenza contro le popolazioni indigene

Un appello “a continuare a lavorare insieme nella prevenzione e nell’accompagnamento dei tanti malati, delle loro famiglie e di tutto il personale sanitario”. E a essere “vigili per la vita”, insistendo sull’importanza dei vaccini, che salvano vite, chiedendo che le autorità pubbliche continuino a “fornire le risorse necessarie in questa emergenza, consolidando l’impegno per la salute della nostra gente”. Lo scrive la Conferenza episcopale del Paraguay, al termine della propria assemblea plenaria. Prosegue la nota: “Lo sforzo congiunto di scienza, medicina, comunicatori sociali e comunità religiose aiuta a dissipare le paure, chiarire i dubbi e promuovere la dovuta attenzione da tutti i settori nella solidarietà e garantire l’equità nell’accesso ai vaccini e alle risorse mediche”.
I vescovi riconoscono il lavoro del personale sanitario, che ringraziano esplicitamente, e fanno “memoria di tutti i defunti, dei tanti cari che abbiamo perso a causa di questa pandemia, e li affidiamo nella preghiera chiedendo conforto ai loro familiari e amici”.
Il messaggio deplora, inoltre, “tanta insicurezza, violenza, rapimenti e soprusi delle popolazioni indigene”, segno di violenza, davanti alla quale esortano “i responsabili della sicurezza e della giustizia a rafforzare i mezzi per garantire il rispetto dei beni e della vita di tutta la popolazione”.
Nel messaggio i vescovi affrontano anche alcune tematiche il carattere ecclesiale, sottolineando il cammino d’ascolto avviato in vista della Conferenza continentale del prossimo novembre a Città del Messico. Per il 2022, a livello nazionale, viene annunciato l’Anno del laicato e della coerenza di vita.

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