Adolescenti; Ipsos, “il prete è agli ultimi posti fra le figure di riferimento”

Al primo posto delle figure di riferimento per gli adolescenti c’è la mamma secondo l’indagine condotta da Ipsos per il progetto “Seme diVento”, elaborato dal Servizio per la pastorale giovanile (Snpg), assieme all’Ufficio catechistico (Ucn) e all’Ufficio per la pastorale della famiglia (Unpf), presentato oggi pomeriggio a Roma. Secondo l’indagine, il sacerdote è agli ultimi posti (solo 1% delle preferenze), al pari dell’educatore dell’oratorio e di chi dichiara di non avere figure di riferimento (un ragazzo su dieci). Riguardo alla percezione della Chiesa da parte del campione di adolescenti, il 35% dichiara che non ascolta i giovani e solo il 15% crede che li capisca. Sui comportamenti diffusi all’interno del gruppo, l’opzione che riceve maggiori preferenze c’è l’aiuto a un amico (79% diffuso fra tutti) e quella che ne riceve di meno è il danneggiamento di beni pubblici (12%). Fra i luoghi frequentati regolarmente prima della pandemia c’è al primo posto la casa di amici (43%) e all’ultimo il centro sociale (8%), poco sopra l’oratorio (12%). L’idea che i ragazzi si sono fatti della pandemia mostra dei dati interessanti: il 50% crede sia stata provocata da un incidente in laboratorio, il 33% che derivi dall’impatto dell’uomo sull’ambiente, il 12% che sia frutto di un complotto. Solo il 17% dichiara che la pandemia sia stata un’esperienza dura per cui occorrerà tempo per superarla. “L’indagine dimostra una capacità di adattamento molto forte dei ragazzi”, commenta Nando Pagnoncelli, direttore dell’Ipsos, nel presentare i dati.

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