Diocesi: mons. Roncari nuovo vescovo Grosseto. Mons. Cetoloni (amm. apostolico), “p. Giovanni ha saggezza e acume, prudenza e capacità di lettura delle circostanze”

“Padre Giovanni è per me un fratello, a cui mi lega un’amicizia di anni, nonché la comune vocazione francescana. Riprendo le parole che dissi in occasione della sua nomina episcopale nel 2015: è persona schietta, con un’accentuata e coinvolgente toscanità nel modo di parlare, capace di stare tra la gente e con una significativa esperienza di parrocchia essendo stato parroco a Firenze dal 1992 al 2010. Inoltre, sa stare vicino ai sacerdoti, tanto da essere stato nominato dal cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori vicario episcopale per il clero”. Così mons. Rodolfo Cetoloni, da oggi amministratore apostolico di Grosseto, ha commentato la nomina, da parte di Papa Francesco, di mons. Giovanni Roncari come nuovo vescovo di Grosseto, mantenendo la guida di Pitigliano-Sovana-Orbetello.
“A quelle considerazioni ne aggiungo di nuove, maturate in questi quasi sei anni di vicinanza nella guida di due Chiese sorelle: p. Giovanni ha saggezza e acume, prudenza e capacità di lettura delle circostanze, doti indispensabili per un vescovo”, ha osservato il presule.
Poi mons. Cetoloni, cui è stato chiesto di condurre la Chiesa di Grosseto come amministratore apostolico sino all’ingresso del nuovo vescovo, si sofferma sulla scelta della Santa Sede di unire in persona episcopi le due diocesi: “Certamente la consegna che la Madre Chiesa, nella figura del suo Pastore sommo, affida alla diocesi di Grosseto e alla diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello è quella di sperimentare sin da ora quel cammino sinodale che come Chiesa italiana ci stiamo accingendo a imboccare. Tuttavia non si parte da zero, ma da una storia che arriva da lontano e che ha visto queste due Chiese particolari condividere già momenti significatori del loro passato, anche recente, esperienze, formazione. Non va dimenticato che già dal 1924 al 1932, durante l’episcopato del vescovo Gustavo Matteoni, la diocesi di Sovana-Pitigliano fu unita in persona episcopi alla diocesi di Grosseto, mentre negli anni ’70 mons. Adelmo Tacconi fu vescovo ausiliare-vicario generale di Pitigliano e Sovana, quando il vescovo Gasbarri ne fu nominato amministratore apostolico sede vacante e che da anni, ad esempio, il clero delle due diocesi condivide insieme gli esercizi spirituali, senza contare la collaborazione nel settore della pastorale giovanile, nell’esorcistato, nella scuola di formazione teologica per laici e in vari altri ambiti. Padre Giovanni saprà essere saggio punto di equilibrio e di sintesi fra due storie di grande valore, nessuna delle quali sarà annullata nell’altra, ma semmai unita all’altra per essere nell’oggi di questo tempo una Chiesa sempre più profetica. Il vescovo Giovanni, per questo cammino ecclesiale, sa già che potrà contare su validi collaboratori nel clero e nel laicato sia di Pitigliano-Sovana-Orbetello sia di Grosseto”.
Infine, un appello alla comunità diocesana di Grosseto: “Spalancate il cuore al padre che vi viene consegnato e a cui venite consegnati, camminate insieme senza paure, ma con l’animo dilatato e preoccupati solo di assecondare quanto Dio chiede in questo crocevia della storia”.

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