Conferenza sul futuro dell’Europa: Strasburgo, oggi la prima assemblea plenaria. Dichiarazioni di intenti e attese. I giovani, “ascoltateci”

(Foto: Parlamento europeo/Sir)

Prima assemblea plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa questa mattina da Strasburgo. Una sessione introduttiva, in cui i tre vicepresidenti hanno spiegato come funzionerà questo dibattito sul futuro del vecchio Continente. E poi tante dichiarazioni di intenti e attese, da parte delle diverse istituzioni che prenderanno parte a questo cammino: Parlamento, Commissione, Consiglio europei e poi Comitato economico e sociale, Comitato delle regioni, Forum europeo dei giovani e le grandi reti europee dei sindacati, delle imprese, della società civile. “Diteci come volete l’Europa e noi ci metteremo al lavoro”, ha promesso il vicepresidente della Commissione, Valdis Domrobvskis. “Abbiamo attese molto alte”, ha messo in guardia Silja Markkula, presidente del Forum dei giovani. Due le cose che stanno a cuore alla generazione “del futuro, ma anche del presente”: lavoro di qualità e nessuna discriminazione verso i giovani nei sistemi sociali, ha spiegato Silja. “Siamo contenti di essere ai tavoli in cui si discute”, ha concluso, ma “ascoltateci e fate i cambiamenti che chiediamo”. Pascal Durand, eurodeputato francese, ha affermato: “Usciamo dalla dittatura dell’urgenza” in questo esercizio democratico del XXI secolo. Ma “non dovrà restare un esercizio formale”, ha ammonito. Tra i molti interventi anche quello del ministro Luigi Di Maio: nei “passaggi delicati” che ha attraversato, “l’Ue è sopravvissuta”; ma “ora deve evolvere, preparandosi alle sfide”. Di Maio ha auspicato che “il cambiamento sia partecipato dai cittadini e in particolare dai giovani” e ha annunciato l’intenzione di organizzare in questo contesto una “Conferenza dei giovani”, aperta a giovani dei Paesi del Mediterraneo e dei Balcani occidentali. Pochissime le voci dei cittadini semplici.

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