Vita consacrata: Suore Ospedaliere della Misericordia, Messa con il card. Tagle per i 200 anni di servizio

Sarà il card. Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, a presiedere la messa per il bicentenario della fondazione delle Suore Ospedaliere della Misericordia, domenica 16 maggio, alle 11, nella chiesa Mater Misericordiae, a Roma, in via Latina, 30. Un Giubileo per un Istituto che da duecento anni è al servizio della sanità romana, italiana e oggi del mondo. Nutrita, infatti, la presenza delle religiose in alcune strutture sanitarie del Lazio: dall’Azienda ospedaliera S. Giovanni Addolorata, dove furono introdotte nell’allora arciospedale del Ss.mo Salvatore ad Sancta Sanctorum secondo il volere del Papa Pio VII, all’Ifo-Istituto dermatologico San Gallicano (Roma), passando per residenze per anziani e case di cura come la Clinica Mater Misericordiae, fino agli ospedali di Alatri, Frosinone e Abbadia S. Salvatore (Si).
Una professionalità che si è estesa negli anni anche in altre regioni italiane (Piemonte, Marche, Toscana, Umbria, Emilia Romagna, Puglia), e oggi in vari Paesi del mondo: Usa, Filippine, Madagascar, Nigeria, Camerun, Polonia, Svizzera, Rwanda, Timor Leste, Isola di Flores in Indonesia, fino al Vietnam, dove a causa dell’intolleranza religiosa tutt’ora presente sono costrette a operare in sordina. In questi Paesi le Som sono presenti a partire dagli anni Settanta, dapprima in India (1978), per occuparsi non solo dei malati, ma anche dei più poveri, nello spirito del loro quarto voto che è l’ospitalità. Dal 2001 sono supportate dall’Associazione volontari La Cometa Aps, un’associazione di promozione sociale fondata insieme a un gruppo di laici che si occupano di attività varie, dalla raccolta fondi per promuovere i numerosi progetti coordinati nei vari Paesi, al ridare speranza ai tanti bambini bisognosi con il sostegno a distanza. Oggi la congregazione conta circa 400 sorelle. “Come slogan per il nostro bicentenario abbiamo scelto il tema ‘Seminare misericordia’ perché in un mondo malato, e non solo di Covid, ma anche di indifferenza e individualismo, crediamo sia importante innanzitutto tornare a prendersi cura gli uni degli altri”, sostiene Madre Paola Iacovone, superiora generale delle Som.

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