Terremoto: L’Aquila, avviato oggi il restauro di alcuni dipinti della basilica di Santa Maria di Collemaggio

Avviato oggi il restauro di alcuni dipinti di un importante gruppo di opere della basilica di Santa Maria di Collemaggio. “L’Incoronazione di Celestino”, “Rinuncia al papato” e “Morte di Celestino” potranno tra qualche mese essere finalmente ricollocate nella basilica dove sono conservate le spoglie di Papa Celestino V, nella casa della Perdonanza. Un quarto dipinto, “Maria riceve doni dal popolo ebraico”, sarà invece interessato in questa fase al consolidamento, per poi essere sottoposto al restauro completo, che renderà possibile ricollocare in basilica anche quest’opera. Lo riferisce, in una nota, il Segretariato regionale Mic (Ministero Cultura) per l’Abruzzo. L’intervento di recupero è stato finanziato da una donazione dell’Associazione di promozione sociale “Panta Rei”. I lavori, affidati alla ditta Roma Consorzio, avranno una durata di 84 giorni e l’auspicio è di poter ricollocare i dipinti al loro posto, a Collemaggio, in occasione della prossima edizione della Perdonanza Celestiniana. “Abbiamo un tesoro da valorizzare e mostrare con orgoglio che parla di Celestino e del messaggio che ci ha lasciato, un testo  in pietra  di sapienza che dopo 7 secoli ci racconta di un’Aquila-Fenice che sempre risorge”: è il commento di Maria Grazia Lopardi, presidente dell’Associazione Panta Rei. Per il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, “i lavori per il recupero delle opere segnano un ulteriore passo in avanti nel processo di valorizzazione di un luogo identitario per gli aquilani, che impreziosisce ulteriormente la basilica, il cui restauro ha ottenuto un prestigioso riconoscimento dalla Commissione europea, e confermano il dinamismo dei processi di ricostruzione in atto nel nostro territorio. Grazie all’impegno di Segretariato, Soprintendenza e all’importante sostegno fornito dall’associazione Panta Rei, sarà possibile restituire alla comunità importanti testimonianze artistiche per rinsaldare i fili di un percorso, fatto di cultura, bellezza e tradizione, che stiamo recuperando dopo lo sfrangiamento causato dal sisma del 6 aprile 2009”.

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