Coronavirus Covid-19: Farmindustria, “deroga a brevetti potrebbe determinare contraffazioni”

“La deroga ai brevetti non servirebbe ad aumentare la produzione né a offrire le soluzioni necessarie per vincere la pandemia. Potrebbe avere invece l’effetto opposto: dirottare risorse, materie prime verso siti di produzione meno efficienti. E potrebbe determinare l’aumento della contraffazione a livello globale”. Così Farmindustria in una nota a commento delle aperture Usa e Ue alla sospensione temporanea dei brevetti sui vaccini anti-Covid.
“Difficoltà temporanee che possono verificarsi in un processo così complesso non si superano indebolendo la proprietà intellettuale, né adottando licenze obbligatorie che limitano fortemente la spinta agli investimenti di lungo termine in innovazione farmaceutica, proprio mentre in tutta Europa si guarda al settore Life Sciences per trovare risposte alla crisi sanitaria attuale”, si legge ancora nella nota.
Secondo Farmindustria, “per aumentare la produzione serve ben altro: snellimenti burocratici, eliminazione delle barriere commerciali e dei colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento. O risolvere la questione della scarsità di materie prime e di altri componenti”. La tutela del brevetto “è quindi fondamentale sia per affrontare questa pandemia che ha travolto il mondo intero sia per gestire al meglio i farmaci allo studio. Il settore investirà infatti tra il 2020 e il 2026 in R&S oltre 1.500 miliardi di dollari a livello globale. Per l’80% in network con altri soggetti secondo il modello di open innovation. E l’Italia può certamente competere per attrarre con ottime possibilità di successo questi investimenti. Purché anche da noi – conclude Farmindustria – si continui a riconoscere, come fatto finora, il valore della ricerca e dell’innovazione”.

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