Stati Uniti-Messico: vescovi delle diocesi di frontiera su attuale emergenza migranti, “soluzioni umanitarie, garantire emigrazione sicura e diritto d’asilo”

I vescovi delle diocesi frontaliere di Stati Uniti e nord del Messico “sono testimoni del dramma che viene affrontato dalle nostre sorelle e fratelli migranti”. Lo si legge nella nota congiunta firmata dalle diocesi di El Paso, Laredo, Tucson, Las Cruces, Brownsville, San Diego San Angelo e San Antonio (Usa), e Matamoros, Saltillo, Ciudad Juárez, Nuevo Casas Grandes, Saltillo, Piedras Negras, in merito all’attuale situazione di crisi umanitaria che si presenta al confine tra i due Paesi, a causa dell’arrivo di migranti che lasciano il proprio Paese non per capriccio, ma perché per loro “è questione di vita o di morte”.
“Sfide come queste – riflettono i vescovi – richiedono soluzioni umanitarie. Le Nazioni hanno certamente il diritto di mantenere i propri confini. Questo è vitale per la loro sovranità e autodeterminazione. Allo stesso tempo, tutte le nazioni condividono la responsabilità di preservare la vita umana e di garantire un’immigrazione sicura, ordinata e umana, compreso il diritto di asilo. Questo è il motivo per cui rinnoviamo un appello ai nostri Governi, leader politici e società civile a lavorare insieme per accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti, secondo la loro dignità intrinseca e a lavorare con altri Paesi per eliminare le cause della migrazione irregolare, cercando soluzioni a lungo termine”.
“Consapevoli dell’importanza della salute e della sicurezza pubblica – prosegue la nota –, incoraggiamo politiche sostenute da ragioni scientifiche. Sosteniamo che l’unità familiare dovrebbe essere una componente vitale di qualsiasi risposta. Chiediamo che si presti particolare attenzione alle popolazioni particolarmente vulnerabili, come i bambini. Insistiamo fortemente affinché le strutture vengano implementate e che siano previste riforme nelle nostre leggi, per promuovere una cultura che sia accogliente per i migranti, nel rispetto della sovranità e della sicurezza nei nostri Paesi”.
Concludono i vescovi statunitensi e messicani: “Promettiamo il nostro continuo sostegno agli sforzi dei nostri rispettivi Governi per proteggere e prendersi cura delle famiglie, così come delle persone che si sentono obbligate a migrare. A tal fine, ci impegniamo perché continui, al confine e altrove, l’opera delle organizzazioni cattoliche, che sono generosamente servite da laici, persone consacrate e sacerdoti”.

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