Pasqua: Coldiretti Vicenza, i doni delle agricoltrici alle mamme in difficoltà del Centro antiviolenza “Donna chiama donna”

Ultimo giorno di consegne per l’operazione Pasqua solidale, che ha visto impegnati tutti gli operatori di Coldiretti nella distribuzione di pacchi alimentari con cibo Made in Italy. Un’iniziativa che ha coinvolto tutte le regioni d’Italia, con l’impiego di mezzi e risorse umane a sostegno dei più bisognosi.
“Una Pasqua che non immaginavo, ma che mi piace”, ha detto Michela Menti, presidente delle imprenditrici di Coldiretti Vicenza, che proprio oggi ha portato al centro antiviolenza “Donna chiama donna” gli scatoloni colmi di 50 kg di prodotti 100% italiani. Il quantitativo assegnato al Veneto corrisponde a 35mila kg di bontà pari, a 700 confezioni distribuite su tutto il territorio regionale, 110 delle quali nel Vicentino, grazie all’impegno dei produttori e delle strutture provinciali di Coldiretti, insieme ai Servizi sociali comunali ed agli enti di beneficenza. In particolare, la realtà vicentina, guidata da Maria Zatti, si occupa prettamente del mondo femminile con situazioni critiche e disagi legati alla sfera familiare. I casi sono aumentati in maniera esponenziale, con un incremento del 150% causato dall’emergenza sanitaria e dalle problematiche del lockdown. Le volontarie di “Donna chiama donna” provvederanno a recapitare olio, pasta, zucchero, formaggio, farina e tanto altro donato da Coldiretti, Campagna amica e Filiera Italia, dividendo le provviste anche per i figli che sono insieme alle loro madri nelle varie sedi di riferimento nel cuore della città e nel comune di Arzignano.
“Questa esperienza – conclude Menti a nome delle altre dirigenti di Donne impresa Veneto scese in campo – ci ha arricchito di emozioni, sorrisi e gratitudine. Sentimenti che ci hanno permesso di vivere insieme agli invisibili una Settimana Santa all’insegna del bene”.

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