Burkina Faso: Orionini, visita canonica dei consiglieri generali nella missione

Tampelin è un piccolo villaggio del Burkina Faso, nel cuore della savana, a sud della capitale Ouagadougou non molto lontano dal confine con il Benin e il Niger. I primi sacerdoti orionini arrivarono qui nel novembre del 2010 grazie all’Associazione Baobab-Amici di Tampelin con la quale continua una fruttuosa opera di collaborazione.
Nei primi due anni di attività è stato infatti realizzato un Dispensario medico per servizi sanitari elementari ed essenziali e, in particolare, per i problemi legati alla gravidanza ed al parto. Nei 10 anni di collaborazione tra l’Opera Don Orione e l’Associazione Baobab, i servizi di assistenza sanitaria e sociale a Tampelin sono stati rafforzati ed implementati con nuove attività rivolte anche ai sette villaggi circostanti. Oggi, infatti, il Centro di salute e promozione sociale Saint Louis Orione Tougmentenga Tampelin è in grado di fornire ad una popolazione complessiva di circa 15.000 persone, servizi quali: ambulatorio di pediatria, ambulatorio di medicina generale, farmacia, educazione sanitaria, ostetricia e sala parto e posti letto per la degenza. In questi giorni, si sono recati in visita i Consiglieri generali, don Fornerod e padre De La Red Merino. “La maternità, che aiuta le donne di questa terra a dare alla luce i suoi figli – riferisce don Fernerod –, registra oggi più di 380 nascite l’anno. Qui, secondo i dati del 2020, sono state effettuate più di 4040 visite pre e post natali e somministrati altrettanti vaccini. Ogni giorno i religiosi orionini, gli infermieri, i laici e i volontari dell’Associazione Boabad-Amici di Tampelin, si uniscono per celebrare il miracolo della vita in questo lembo di terra del Burkina Faso”. Anche il Dispensario, integrato con la Farmacia, riceve e cura i malati 24 ore su 24 tutti i giorni, effettuando più di 10.000 visite l’anno. Oltre alla cura della persona gli orionini sostengono anche l’istruzione di bambini e ragazzi, che possono così acquisire nozioni di base e imparare la lingua francese, requisito necessario per evitare l’emarginazione sociale.
Tanti i sogni ancora da realizzare: avere un’ambulanza per il trasporto dei malati e dei casi più gravi nei lontanissimi centri di salute pubblici; acquistare le batterie di riserva per l’energia solare, ma anche raccogliere fondi per la lotta alla malnutrizione, per la formazione delle mamme e la produzione locale di alimenti per i più piccoli.

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