Argentina: appello dei vescovi dopo repressione violenta a Formosa. “Riconoscere diritti pur nelle misure sanitarie. Promuovere dialogo”

“È certamente necessario adottare tutte le misure sanitarie necessarie per combattere il Covid-19, nella ragionevolezza e in conformità allo scenario della sua circolazione, ma in nessun modo si può esercitare alcuna forma di repressione violenta nei confronti dei cittadini che rivendicano la piena validità dei loro diritti umani e sociali”. È quanto sostiene la presidenza della Conferenza episcopale argentina, in una lettera inviata a mons. José Vicente Conejero Gallego, vescovo di Formosa, a proposito della repressione violenta, giustificata dal governatore Gildo Insfrán appunto con la necessità di rispettare le regole anti-Covid, di una manifestazione dell’opposizione e della società civile.
I vescovi argentini manifestano “vicinanza fraterna” e solidarietà a confratello, lanciando poi un appello a cercare percorsi comuni, a cui la Chiesa locale è incoraggiata a partecipare, per promuovere “il dialogo e l’amicizia sociale che rimuovano definitivamente ogni forma di prepotenza personale o istituzionale, tipica di altri tempi tragici nel nostro Paese”.

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