Papa in Iraq: Celam, “grazie per questo viaggio storico, aiuterà a superare odio e violenza”

Un particolare “grazie” a Papa Francesco, per il suo viaggio in Iraq e le sue parole di fratellanza, viene espresso dal Consiglio episcopale latinoamericano (Celam). Il messaggio, diffuso sabato, è firmato dal presidente dell’organismo, mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo, e dal segretario generale, mons. Jorge Eduardo Lozano, vescovo di San Juan de Cuyo (Argentina), esprime “la vicinanza della Chiesa in America Latina e Caraibi, che prega per i frutti di questa storica visita pastorale, svolta nel contesto della pandemia, che sta colpendo il mondo intero”. Un viaggio nella “culla della civiltà”, che “attualizza il segno di nostro padre Abramo, che unisce musulmani, ebrei e cristiani e ci rende membri della stessa famiglia umana”.
Il messaggio del Celam esprime gratitudine per “la coraggiosa testimonianza del nostro amato Papa Francesco”, nella visita a coloro che “subiscono le conseguenze del radicalismo religioso, arrivando anche al martirio”. Seguendo le parole dello stesso Papa Francesco, che al suo arrivo si è presentato come “come un pellegrino della fratellanza universale”, sottolinea l’importanza della visita come strumento che “sicuramente incoraggerà e animerà la fede di questa Chiesa perseguitata e sofferente”.
Il testo del Celam giunge a qualificare questo viaggio come un momento che “farà parte degli eventi più importanti della storia” e che “rimarrà impresso nel cuore dei nostri fratelli in Iraq, che non dimenticheranno mai che lo stesso Santo Padre è stato in mezzo da loro”. Un viaggio che aiuterà a superare l’odio e la violenza, promuovendo il “rispetto per la sacralità della vita”.
Raddoppiando la sua gratitudine a Francesco “per la sua testimonianza di vicinanza a coloro che affrontano le conseguenze di guerre, persecuzioni e sofferenze”, il messaggio invita “i vescovi dell’America Latina e dei Caraibi a promuovere tra i loro sacerdoti, religiosi e religiose e la preghiera fedele e costante che accompagna il Successore di Pietro perché questa visita produca abbondanti frutti pastorali, promuova il dialogo interreligioso e superi i pericoli latenti”.

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