Giornata del malato: Roma, rimandata al 22 maggio. Il 14 febbraio la messa al Divino Amore per i volontari della pastorale sanitaria

La diocesi di Roma ha rimandato al 22 maggio prossimo la celebrazione diocesana della Giornata mondiale del malato, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. In una nota, il vicariato propone alle singole comunità parrocchiali e religiose una celebrazione eucaristica la sera di giovedì 11, con intenzioni di preghiera specifiche per i malati della parrocchia, come raccomanda il vescovo delegato per la Pastorale sanitaria, mons. Paolo Ricciardi, che annuncia per domenica 14 febbraio, alle 16, la celebrazione della messa nel santuario nuovo del Madonna del Divino Amore “solo per i volontari della pastorale sanitaria, che in questo tempo di pandemia non hanno più potuto prestare servizio negli ospedali, riversandosi nelle attività parrocchiali e approfittando di questo tempo per la formazione personale. A loro vogliamo dire il nostro grazie, creando un momento di condivisione nella preghiera”. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo Ricciardi. Per illustrare l’itinerario legato alla Giornata del malato, l’Ufficio diocesano per la Pastorale sanitaria ha preparato un sussidio. Per la data di giovedì, le parrocchie e le comunità sono invitate alla recita del Rosario con i Misteri della Luce e a celebrare l’Eucarestia. La giornata di venerdì 12 dovrà invece essere dedicata alle visite ai malati per portare loro la Comunione, con la consegna dell’immaginetta di Lourdes; nelle chiese potrà essere recitato il Rosario con i Misteri del Dolore, seguito dalla messa con formulario del Messale mariano “Maria, Salute degli infermi”. Sabato 13, invece, il vescovo Ricciardi sarà protagonista di un incontro on line dedicato all’ascolto dei malati; l’appuntamento rientra nel cammino di formazione per le équipe pastorali ma è rivolto a tutti, e si terrà in diretta streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.
Infine, l’Ufficio diocesano per la Pastorale sanitaria richiama per la riflessione personale o comunitaria l’omelia pronunciata dal cardinale vicario Angelo De Donatis nella Giornata del malato del 2018.
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